25 agosto 2009

0028 [OLTRE IL SENSO DEL LUOGO] Low-Res Architecture di Alessandro Rocca

Salvatore D’Agostino:
  • Qual è l’architetto noto che apprezzi e perché?
  • Qual è l’architetto non noto che apprezzi e perché?

Qui l’articolo introduttivo


Low-Res Architecture di Alessandro Rocca

Francois Roche, sparato sull'innovazione estrema e radicale ma, nonostante le apparenze, concreta e realizzabile. Intelligente, deciso, schierato contro il falso ideale di una facile bellezza.

Sanei Hopkins, che praticano un'idea di architettura ironica e antiretorica intelligente e divertente, con un senso dell'umorismo e della misura che purtroppo è rarissimo. Bravi, colti, schierati contro il falso ideale di una facile bellezza.

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2 commenti:

  1. Davvero ottimi questi Sanei e Hopkins. Divertenti e intelligenti: dritti tra i preferiti.

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  2. Alessandro,
    Emanuele Piccardo in un'intervista chiede a Francois Roche: «Perché nell'architettura contemporanea la sperimentazione è assente?»
    Roche risponde in questo modo: «Possiamo dire che il cinismo dei politici e l’architettura è ridiventata, in realtà non ha mai veramente cessato di esserlo, un luogo di rappresentazione totemico che maschera con la sua grande eloquenza il deficit di democrazia di una società. La torre Agbar (a forma fallica, progettata da Jean Nouvel a Barcellona) è per me qualcosa di molto vicino al palazzo di Causescu, ed è una catastrofe. Una vera catastrofe. In questa generazione là dove c’è la sperimentazione c’è la capacità di vendersi, c’è una grandissima sperimentazione ed un grandissimo savoir-faire. È una generazione che non la smette di copiare guardando le riviste. Si ritiene legittimo con il pretesto della post-modernità, che la citazione faccia parte della cultura contemporanea… In effetti sì si può dire che la sperimentazione sia totalmente scomparsa. Non esiste che in qualche piccola zona di protezione, forse qualche piccola zona universitaria, qualche piccola agenzia che ha trovato un’economia di resistenza. L’architetto alla fine deve mangiare e comunque sia deve contrattare con i clienti, sia che si costruisca, sia che non si costruisca. In questo senso l’Italia e la Francia sono i paesi più ridicoli d’Europa proprio per come viene concepita la sperimentazione.» (Liberazione, 16 settembre 2008, p. 13)

    Mi piace condividere citazioni sul mio blog, perché intendo questo strumento come un dialogo indeterminato tra gli utenti.
    Il blog può offrire la base per le nuove generazioni di “smettere di copiare dalle riviste”, ma in Italia si preferisce l’opinionismo spicciolo al fare/costruire idee/architetture, amiamo (come sostieni tu) il 'falso ideale della facile bellezza' o il virile ideale dell’architettura ‘antica’ (vedi eufemismo: centro storico).
    La nuova generazione si trova nell’anno zero.
    Condivido le tue scelte perché amo la bellezza non codificata.

    Saluti,
    Salvatore D’Agostino

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