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15 luglio 2024

0063 [MONDOBLOG] Fabrizio Mirabella's diary: an architect who went from Africa to settle in Eboli

by Salvatore D'Agostino

Introduction

    In October 2008, I sent an email to Fabrizio Mirabella requesting an interview to be published on my blog, as I was intrigued by his story as an architect in Africa. A day later, I received a reply from his mother informing me that Fabrizio had died on August 2, 2006, due to a fatal illness and that a simple search for Fabrizio Mirabella on any search engine would reveal news related to his name. Shocked by the discovery of his death, which made my request inappropriate and embarrassing, I never responded to his mother. Fabrizio's blog, in its simple form of an online diary, deserves to be read because it has the same literary dignity and value of testimony found in the diaries of the Archivio di Pieve Santo Stefano. Fortunately, his diary is still readable on the Professione Architetto website1. The first post dates back to April 2004*, the last to August 1, 2006, seven days before his death*.


10 luglio 2024

0062 [MONDOBLOG] Il web log tra diario e zilbadone

di Salvatore D'Agostino
    Fin dall‘inizio del Web, il tema della scrittura è stato predominate: il Web nasce come pagina bianca digitale da riempire di contenuti e molti scriventi pionieri della rete immaginarono da subito la pagina digitale come un diario. Inizialmente fu il quindicenne Justin Hall, poi furono migliaia, poi ancora milioni gli scriventi che iniziarono a redigere i propri diari online interagendo tra di loro, popolando sempre di più il web, abitandolo con le proprie quotidiane riflessioni. I diaristi web hanno abitato e abitano tutte le diverse piattaforme che internet ha generato: web log, forum, My Space, Second life, Facebook, Twitter-X, e tante altre. Tra i diaristi convergono anche chi della scrittura ne fa un mestiere e usa il Web log per esercitare la propria capacità narrativa. Se i primi possiamo chiamarli diaristi; per i secondi, scrittori consapevoli del canone linguistico, il termine diarista potrebbe essere inopportuno. In questo caso, per comodità e disturbando Leopardi, il Web log dello scrittore lo chiameremo Zibaldone:
«Quaderno di appunti e abbozzi annotati senz‘ordine: l‘evoluzione del pensiero del Leopardi si può ricostruire dagli appunti del suo "Zibaldone".» (DEVOTO OLI)
    Tra gli zibaldoni Web, per citare esempi italiani, si ricordano quello dello scrittore Giuseppe Genna (con il suo storico blog omonimo, quello nuovo aperto in questi giorni letteratura e pensiero e la sua pagina facebook), Tiziano Scarpa (sul blog collettivo il primo amore), dell‘architetto scrittore Gianni Biondillo (sul blog collettivo nazione Indiana), Wu Ming (scrittore immaginario nato e creato da un collettivo di autori, attivi in diversi blog tra cui giap) o Michela Murgia (il primo blog Il Mio Sinis ormai non più visibile). Le loro scritture online, in parte, sono state editate da diversi editori.1
«Sono un blogger – scrive lo scrittore di fantascienza Bruce Sterling - e un entusiasta degli spezzoni di narrativa associati casualmente, ma mi è sempre stato chiaro che il contenuto di un blog ha una vita corta. È come recitare una stand-up comedy2

0062 [MONDOBLOG] The web log between diary and Zibaldone.

by Salvatore D'Agostino

    From the beginning of the Web, the theme of writing has been predominant: the Web was born as a digital blank page to be filled with content, and many pioneering network writers immediately envisioned the digital page as a diary. Initially, it was fifteen-year-old Justin Hall, then thousands, and later millions of writers began to create their own online diaries, interacting with each other, increasingly populating the web, inhabiting it with their daily reflections. Web diarists have inhabited and continue to inhabit all the different platforms that the internet has generated: web logs, forums, MySpace, Second Life, Facebook, Twitter-X, and many others. Among the diarists are also those who make a profession out of writing and use the Web log to exercise their narrative skills. If the first can be called diarists; for the second, writers aware of the linguistic canon, the term diarist might be inappropriate. In this case, for convenience and disturbing Leopardi, we will call the writer's Web log a Zibaldone:

«A notebook of notes and sketches recorded without order: the evolution of Leopardi's thought can be reconstructed from the notes of his 'Zibaldone'.» (DEVOTO OLI)

    Among the Web zibaldones, to cite Italian examples, we recall that of the writer Giuseppe Genna (with his historic eponymous blog, the new one opened these days letterutura e pensiero and his Facebook page), Tiziano Scarpa (on the collective blog il primo amore), the architect-writer Gianni Biondillo (on the collective blog nazione Indiana), Wu Ming (an imaginary writer born and created by a collective of authors, active on several blogs including giap) or Michela Murgia (the first blog Il Mio Sinis no longer visible). Their online writings, in part, have been edited by various publishers.1

«I am a blogger,” writes science fiction writer Bruce Sterling, “and a fan of snippets of narrative associated randomly, but it has always been clear to me that the content of a blog has a short life. It's like performing stand-up comedy2

26 giugno 2024

Cose dentro cose

di Salvatore D'Agostino

Ogni fine mese nel nostro studio ci riuniamo per discutere temi di architettura coinvolgendo spesso autori diversi, non necessariamente architetti, per mantenere una prospettiva fresca e aperta. Questo approccio ci aiuta a evitare di chiuderci in un narcisismo soffocante. Questo mese abbiamo scelto di riflettere sul tema delle 'cose dentro le cose', ispirati dalle parole del geografo Franco Farinelli: 

«Succede che si è innanzitutto costretti a rinunciare a ogni modello del funzionamento del mondo di tipo esclusivamente spaziale, vale a dire fondato sull'esistenza di un intervallo standard che consenta di tenere distinti il soggetto dall'oggetto, entrambi fissi e immobili. E perciò si è costretti prima d'altro a riscoprire che il mondo non si compone di cose che stanno più o meno lontane o vicine l'una rispetto all'altra, come ci ha convinto la cultura occidentale dalla modernità in poi, ma piuttosto di cose che stanno l'una dentro l'altra.*»

Questo tema è stato per me una costante fonte di osservazione e riflessione per anni. Essendo in programma un mio soggiorno in Sicilia la prossima settimana, ho invitato Isidoro Pennisi a unirsi alla nostra discussione interna nella sede temporanea del nostro studio di Catania. Affascinato dal tema, Isidoro ha proposto di estendere la discussione in una conferenza pubblica, organizzata presso l'Ordine degli Architetti di Catania, in Largo Paisiello n. 5, dalle ore 16.00 alle 19.00. 

Se vi trovate in zona, sarebbe un piacere incontrarvi.

Things within things

di Salvatore D'Agostino
    At the end of every month in our studio, we gather to discuss architectural themes, often involving different authors, not necessarily architects, to maintain a fresh and open perspective. This approach helps us avoid becoming enclosed in suffocating narcissism. This month, we've chosen to reflect on the theme of 'things within things', inspired by the words of the geographer Franco Farinelli:
«It happens that one is first and foremost forced to give up any model of the world's functioning that is exclusively spatial, that is, based on the existence of a standard interval that allows keeping the subject separate from the object, both fixed and immobile. Thus, one is forced to rediscover that the world does not consist of things that are more or less distant or close to each other, as Western culture from modernity onwards has convinced us, but rather of things that exist within each other.*»
    For years this theme has been a constant source of observation and reflection for me. With a planned stay in Sicily next week, I have invited Isidoro Pennisi to join our internal discussion at the temporary headquarters of our studio in Catania. Captivated by the theme, Isidoro has proposed extending the discussion into a public conference, organized at the Order of Architects of Catania, at Largo Paisiello no. 5, from 4:00 PM to 7:00 PM.
    If you are in the area, it would be a pleasure to meet you.

24 giugno 2024

0015 [WILFING] Dove eravamo rimasti?

di Salvatore D'Agostino
Che cos’è un blog per un architetto è evidente dalla stasi di queste pagine.
Come ho scritto più volte* * * *, un blog per un architetto è un'estensione del tavolo di disegno, un luogo per annotare idee, riflettere su quelle altrui, e avviare dialoghi con altri architetti, scrittori, fotografi, artisti e commentatori. Essendo un blog senza redazione, la frequenza degli articoli/post dipende dal tempo disponibile dell'autore, sia fisico che mentale.
Wilfing Architettura è nato anche con l'intento di esplorare il cambiamento della scrittura architettonica nel passaggio dal cartaceo al digitale. Ho interrogato i protagonisti di questo periodo non per 'tassonomizzare' o 'almanaccare', né per 'dimostrare una tesi' su un processo, ma per stratificare la storia raccontandola mentre avveniva.
Il silenzio di Wilfing Architettura in questi anni è stato causato dal trasloco fisico da Leonforte, un piccolo paese della provincia di Enna, a una città quasi metropolitana come Milano. Ricreare uno studio di architettura e fare casa non è stato semplice, ma ora che ho 'una stanza tutta per me', posso rendere nuovamente pubblico il mio tavolo di disegno.
Dunque, dove eravamo rimasti?
Dopo quasi otto anni, riprendere queste pagine significa riconnettersi con un altro mondo, dato che il blog sembra ora archeologia informatica, almeno nel modo in cui era usato nei suoi anni più attivi.

0015 [WILFING] Where were we?

di Salvatore D'Agostino

A blog for an architect is clearly evident from the stasis of these pages. As I have written many times* * * *, a blog for an architect is an extension of the drafting table, a place to jot down ideas, reflect on those of others, and initiate dialogues with other architects, writers, photographers, artists, and commentators. Being a blog without an editorial team, the frequency of articles/posts depends on the author's available time, both physical and mental.

Wilfing Architettura was also created with the intent to explore the change in architectural writing from paper to digital. I have questioned the protagonists of this period not to 'taxonomize' or 'almanac,' nor to 'prove a thesis' on a process, but to layer history by telling it as it happened. The silence of Wilfing Architettura in recent years was caused by the physical move from Leonforte, a small town in the province of Enna, to an almost metropolitan city like Milan. Recreating an architectural studio and settling in was not simple, but now that I have 'a room of my own,' I can make my drafting table public again.

So, where were we?

After almost eight years, resuming these pages means reconnecting with another world, as the blog now seems like computer archaeology, at least in the way it was used in its most active years.

21 aprile 2018

Secret garden via Angelo Mosso 4, Milano

Salvatore D’Agostino
Il 17 aprile Aluà invitava ad andare ad aprire la porta del Secret Garden in via Angelo Mosso,4 a Milano, scriveva:

“Una Mostra di Streetart all'aperto dove poter fotografare i miei nuovi #ominirosa immersi in una sorta di giardino per nulla paradisiaco ma sempre più terrestre, caotico e degradato, dove oltre a mostrare le mie opere, voglio far riflettere su come un vecchio cortile che creava un'atmosfera di mistero e curiosità ai passanti, ora sia diventato luogo di spaccio, consumo e desolazione.

Chi ha coraggio apra quella porta!”

Sono andato ad aprirla e mi sono commosso. Ritornato a casa, attraverso i social, ho invitato ad andare ad aprire quella porta e con alcuni di essi abbiamo deciso di ritrovarci domenica 21 aprile alle ore 13.00 per condividere la visita.

Siete tutti invitati l’ingresso è libero basta avere il coraggio di aprire la porta.
22 aprile 2018

20 aprile 2018

Wilfing Architettura compie 10 anni

Salvatore D’Agostino
Dieci anni fa il 20 aprile del 2008 nasceva Wilfing Architettura con la pubblicazione di quella che sarebbe stata una lunga indagine sul mondo dell’architettura e la scrittura in rete. Vorrei ricordare questo decennale pubblicando, in versione integrale, un’intervista che mi è stata fatta da Rocco Rossitto per il magazine I love Sicilia nel novembre 2010, al di là delle risposte, che mi ricordano il fervore di quegli anni, Wilfing Architettura non vive più nel centro della Sicilia ma da due anni vive a Milano ai margini del naviglio Martesana, questo slittamento di luogo ha causato anche uno slittamento temporale che non mi permette più di essere assiduo nelle pubblicazioni. Dopo questa ricorrenza, spero di riprendere a presto.
Intervista pubblicata su I love Sicilia nel novembre 2010

7 dicembre 2016

0056 [SPECULAZIONE] Buon compleanno Caccia!

Salvatore D’Agostino
Il giorno di Sant’Ambrogio di centotre anni fa a Milano nasceva Luigi Caccia Dominioni, architetto milanese morto lo scorso tredici novembre poco prima di festeggiare il suo compleanno. Lo ricordiamo con un’intervista inedita a cura di Pierfrancesco Sacerdoti e Tommaso Cigarini, laureandi del Politecnico di Milano, che in due giorni, il quattro e il dieci novembre del 2005, si recarono nella casa in piazza Sant’Ambrogio a porre un profluvio di domande ricevendo delle risposte spontanee e spesso divertite da parte del novantunenne architetto. Pubblichiamo una riduzione dell’intervista mantenendo il tono informale e rilassato delle risposte, augurando buon compleanno Caccia!
Disegno di Pierfrancesco Sacerdoti regalato a Luigi Caccia Dominioni per il suo centesimo compleanno