di Salvatore D'Agostino
Fin dall‘inizio del Web, il tema della scrittura è stato predominate: il Web nasce come pagina bianca digitale da riempire di contenuti e molti scriventi
pionieri della rete immaginarono da subito la pagina digitale come un diario. Inizialmente fu il quindicenne
Justin Hall, poi furono migliaia, poi ancora milioni gli scriventi che iniziarono a redigere i propri diari online interagendo tra di loro, popolando sempre di più il web, abitandolo con le proprie quotidiane riflessioni. I diaristi web hanno abitato e abitano tutte le diverse piattaforme che internet ha generato:
web log, forum, My Space, Second life, Facebook, Twitter-X, e tante altre. Tra i diaristi convergono anche chi della scrittura ne fa un mestiere e usa il Web log per esercitare la propria capacità narrativa. Se i primi possiamo chiamarli diaristi; per i secondi, scrittori consapevoli del canone linguistico, il termine diarista potrebbe essere inopportuno. In questo caso, per comodità e disturbando Leopardi, il Web log dello scrittore lo chiameremo Zibaldone:
«Quaderno di appunti e abbozzi annotati senz‘ordine: l‘evoluzione del pensiero del Leopardi si può ricostruire dagli appunti del suo "Zibaldone".» (DEVOTO OLI)
Tra gli zibaldoni Web, per citare esempi italiani, si ricordano quello dello scrittore Giuseppe Genna (con il suo storico
blog omonimo, quello nuovo aperto in questi giorni
letteratura e pensiero e la sua pagina
facebook), Tiziano Scarpa (sul blog collettivo
il primo amore), dell‘architetto scrittore Gianni Biondillo (sul blog collettivo
nazione Indiana), Wu Ming (scrittore immaginario nato e creato da un collettivo di autori, attivi in diversi blog tra cui
giap) o Michela Murgia (il primo blog
Il Mio Sinis ormai non più visibile). Le loro scritture online, in parte, sono state editate da diversi editori.
1 «Sono un blogger – scrive lo scrittore di fantascienza Bruce Sterling - e un entusiasta degli spezzoni di narrativa associati casualmente, ma mi è sempre stato chiaro che il contenuto di un blog ha una vita corta. È come recitare una stand-up comedy.»2
Il paragone di Bruce Sterling del Web log come una stand-up comedy
3, ci offre un‘immagine chiara sulla differenza tra i diari cartacei e i diari o zibaldoni in rete. Come avviene per l‘umorista di una stand-up comedy, il diarista del web sa che la sua scrittura è priva della quarta parete poiché i propri pensieri sono liberi e accessibili a tutti. Lo scrivente, essendone consapevole, recita attraverso la scrittura, una stand-up comedy. La mancanza della quarta parete dà una dimensione
4 diversa alle scritture Web. In Italia, questo tema è stato compreso lentamente.
Giuseppe Granieri, un blogger massmediologo tra i pionieri del Web log, morto prematuramente l'11 marzo del 2024, ricorda un episodio del 2004:
«Il giorno di San Valentino del 2004 a Napoli, in occasione di Galassia Gutenberg, si è tenuta una tavola rotonda sui rapporti tra weblog e scrittura. Nonostante la qualità dei relatori, non fu un serata felice: ancora ricordo Derrick de Kerckhove che, seduto tra il pubblico, scuoteva la testa sconsolato di fronte alle argomentazioni del moderatore. Il lancio dell‘Ansa riportò la notizia di "un incontro di diaristi anonimi dalla sessualità incerta", mentre lo stesso de Kerckhove si affrettava a dichiarare al Mattino che il blog "è la prima creatura della Rete che dimostra la vera maturità del mezzo. Non credo sia un’esibizione dell’io, ma piuttosto del rapporto con gli altri."»
Per fortuna oggi nessun cronista scriverebbe più di un incontro di diaristi anonimi dalla sessualità incerta, ma è importante soffermarsi sulla risposta stizzita di de Kerckhove: i blog non sono esibizione dell‘io, ma al contrario del rapporto con l‘altro. Le scritture Web, quindi, con l‘assenza della quarta parete e la possibilità di interagire direttamente con chi scrive generano delle dinamiche più sociali che intimiste.
All‘inizio del novecento lo storico dell‘arte Alois Riegl
5, sosteneva che tra il restauro stilistico -
teorizzato da Viollet-le-Duc - e il restauro integrativo (non-restauro) -
teorizzato da John Ruskin - occorre una lettura dialettica tra ciò che è considerato alto e ciò che è basso, evitando così le gerarchie di valore. Non si può leggere la storia, sostiene Riegl, ripercorrendo solo ciò che appartiene alla cultura alta. Lo storico deve tener conto dell'insieme, poiché lo sguardo gerarchico è parziale. La lezione di Riegl, trasposta sull‘osservazione delle dinamiche del Web, resta attuale e ci aiuta a non leggere la storia attribuendo gerarchie di valori, ma ad attivare una lettura dialettica tra ciò che è considerato alto e ciò che è basso. Riprendendo quindi la lezione di Riegl, analizzare le scritture in rete significa osservarle nella loro varietà: basso -
semplice diario Web - e alto -
zibaldone Web.
Per capire il valore potenziale dei semplici diaristi del web, ci serviamo del lavoro di conservazione dell‘Archivio di Pieve Santo Stefano
6 che dal 1984 raccoglie scritti di gente comune: diari, epistolari, memorie autobiografiche. Qui ogni anno viene bandito un concorso, il Premio Pieve, e pubblicato un diario inedito. Da qui escono dai cassetti piccoli capolavori inconsapevoli, come ad esempio
il lenzuolo di Clelia Marchi, i quaderni del semianalfabeta
Vincenzo Rabito o il diario dell‘architetto
Sergio Lenci. Riporto le sinossi dei diari tratti dal sito
archiviodiari.org:
«Il lenzuolo di Clelia Marchi: Una notte, Clelia non trova un pezzo di carta in tutta la casa. Di colpo la memoria le restituisce il volto della maestra elementare. Martini Angiolina raccontava che gli Etruschi avvolgevano le mummie nelle lenzuola. Apre l‘armadio e prende un lenzuolo bianco del corredo, di una dote che non serve più. Lo poggia su un cuscino e adagia il cuscino sulle ginocchia. Incolla sulla sinistra la foto del marito, sulla destra la sua e al centro il sacro cuore di Gesù. Di getto, incomincia a scrivere la storia della sua vita, solo verità e Gnanca na busia.»
«Vincenzo Rabito: L'epopea picaresca di un siciliano semianalfabeta, classe 1899, raccontata in mille fittissime pagine, con il punto e virgola a dividere ogni parola dalla successiva. Così la guerra sul Piave è spogliata di ogni retorica - cinico e disincantato, Vincenzo pensa solo a dormire e mangiare -, poi vive la povertà del Meridione, la Libia e l'Abissinia in camicia nera, fa festa per lo sbarco degli Americani, pratica la borsa nera, favorisce il banditismo, sempre destreggiandosi fra mafiosi e carabinieri, contrabbando e legalità.»
«Sergio Lenci: Obiettivo dei terroristi di Prima linea, un architetto romano, specializzato nell'edilizia carceraria, subisce un attentato. Nonostante un colpo alla nuca, egli sopravvive, con una pallottola nel cranio e un grande desiderio: capire il perché del terrorismo e il senso, se esiste, della violenza quale forma di lotta.»
Questi diari, scritti nel chiuso dell‘intimità delle quattro mura rivelano la vitalità latente delle scritture che di primo acchito sono considerate basse ma che nascondono una qualità involontaria nella testimonianza e nella lingua. Qualità sicuramente presenti anche tra i tantissimi diari online che nessuno, fino ad oggi, ha archiviato. Ne deduciamo che, da un canto, i semplici diari del web per diventare storia devono essere vagliati e analizzati con cura, poiché non tutte le storie intime e personali hanno qualità storico letterarie; dall‘altro canto, che le scritture online degli scrittori, per definizione, hanno qualità letterarie.
Per capire, sempre parzialmente, ciò che è avvenuto e sta avvedendo nel Web delle scritture di architetture su questo tema, tra diario e zibaldone, riprendo due mancate interviste. La prima, a un semplice diarista Web, Fabrizio Mirabella, che racconta la sua esperienza da neoarchitetto in Africa e in seguito da impiegato all‘ufficio tecnico del comune di nascita, Eboli. La seconda a Francesco Pecoraro, un architetto scrittore che ha usato il blog come zibaldone, il suo libro, La vita in tempo di pace, è stato candidato per il premio Strega nel 2014 ed è stato vincitore dei premi Mondello e Volponi.
10 luglio 2024
1 nel caso di Giuseppe Genna si veda le diverse versioni di
Assalto a un tempo devastato e vile edito da Minimun Fax o dei Wu Ming
New Italian Epic edito da Einaudi nel 2009
2 intervista collettiva, Bruce Sterling:
Ci salverà l'ingenuità, La stampa, 25 gennaio 2013
3 uno spettacolo dove un umorista si presenta di solito in piedi - da qui il termine stand-up - e si rivolge al pubblico in assenza della quarta parete
4 per approfondire il tema rimando ai testi critici di riferimento, segnalo su tutti (Sherry Turkle,
Life on the screen, s.l.;
La vita sullo schermo, Milano, 1997, Apogeo) e in riferimento alle vicende italiane (Giuseppe Granieri,
Blog generation, Roma-Bari, 2005, Laterza) e (Fabio Metitieri,
Il grande inganno del Web 2.0, Roma-Bari, 2009, Laterza)
5 è stato uno storico dell‘arte austriaco ( 1858-1905) ideatore della teoria dei valori descritta all‘inizio del 900‘ si rimanda ad Alois Riegl:
teoria e prassi della conservazione dei monumenti. Antologia di scritti, discorsi, rapporti 1898-1905, Bologna, 1995, CLUEB
6 nasce da un‘idea, del 1984, di Saverio Tumino, giornalista nonché scrittore, fondando a Pieve Santo Stefano, un piccolo comune in provincia di Arezzo, l‘archivio dei diari autobiografi e narrativi, dove viene conservata, senza censura, parte della memoria collettiva e individuale italiana
Nessun commento:
Posta un commento
Due note per i commenti (direi due limiti di blogspot):
1) Il commento non deve superare 4096 caratteri comprensivi di spazio. In caso contrario dividi in più parti il commento. Wilfing architettura non si pone nessun limite.
2) I link non sono tradotti come riferimento esterno ma per blogspot equivalgono a delle semplici parole quindi utilizza il codice HTML qui un esempio.