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Visualizzazione post con etichetta Roma. Mostra tutti i post
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9 novembre 2013

Salvatore Iaconesi | Infoscapes: Emerging Human Ecosystems



By Salvatore Iaconesi


A cultural ecosystem for Rome: here is a new geography composed of atoms and bits. We have created an observation platform for a new anthropology of the city.

We find ourselves amid a strange normality.

I'm immersing myself in the streets of Rome, focused on getting to the places where I have errands today and intent on observing the intense physicality of this city. As a result, I'm constantly running the risk of walking into people, slipping while getting off a crowded tram or simply getting lost in the fascination of turning off into a narrow street in the old center instead of heading straight for my destination.

I feel a vibration... and everything changes. Although physically I remain in the same place, I'm somewhere else. I glance at my smartphone, which has notified me of a new message and I am in another place. It is hard to describe. I'm still there - at a crowded intersection by Largo Argentina (a square in Rome's old center, full of ancient ruins), trying to avoid being run over by a car as I cross the street along with many other people. But I am also elsewhere.

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28 settembre 2013

0026 [CITTÀ] Salvatore Iaconesi | Infoscapes: ecosistemi umani emergenti

di Salvatore Iaconesi*

Un ecosistema della cultura per la città di Roma

Una nuova geografia, fatta di atomi e bit. Abbiamo creato un punto d'osservazione, per una nuova antropologia della città.


Ci ritroviamo in una strana ordinarietà.

Mi immergo nelle strade di Roma, indaffarato nel raggiungere i luoghi delle mie commissioni della giornata e intento ad occuparmi della fisicità intensa di questa città – per cui rischio continuamente di finire addosso ad altre persone, scivolare scendendo da un tram affollato, o semplicemente perdermi nella curiosità di svoltare in un vicolo del centro storico invece che proseguire dritto verso la mia destinazione.

Una vibrazione. Tutto cambia. Pur restando fisicamente nello stesso luogo, sono da un'altra parte. Guardo il mio smartphone, su cui è arrivata una notifica di un messaggio, e sono in un altro posto. Difficile da definire. Sono sempre lì, in un incrocio affollato di Largo Argentina, ad evitare di essere investito da una automobile mentre attraverso la strada assieme a tante altre persone. Ma sono anche altrove.



21 gennaio 2013

0008 [MEDIA CIVICO] Cartellopoli condannato a nove mesi di reclusione per istigazione al senso civico

di Salvatore D’Agostino

L’ultimo libro di Walter Siti ‘Resistere non serve a niente’ nasce dalla conoscenza diretta di un gestore di hedge fund, in italiano di ‘fondi speculativi’, fidanzato con una presentatrice televisiva che gira per Roma in bicicletta con un trascorso di volontario per la Caritas e che nel 2010 ha fatturato 28 milioni di euro. Una conoscenza trasformatasi in frequentazione durante la preparazione del libro. Dietro questa apparente normalità si cela una persona senza scrupoli. Siti ricorda1 come, nei personaggi dei libri di Agatha Christie, gli uomini apparentemente normali diventavano feroci assassini per un’offesa ricevuta. Oggi, nella realtà, la mutazione in estremo cinismo delle persone normali non avviene per male ricevuto ma per fare soldi. In un mondo dominato dal denaro, sostiene Walter Siti, resistere non serve a niente.

Questo è l’epilogo di un’altra storia, di seguito il prologo delle vicende giudiziarie di un blog civico romano: Cartellopoli.

15 marzo 2012

0008 [SQUOLA] Mario Fiorentino: Corviale un edificio romano

La parola scuola è spesso un inciampo, il suo suono trae in inganno.
Non di rado viene scritta sbagliata.
Squola è un errore ed è il nome di questa rubrica.
di Salvatore D’Agostino 

La possibilità di vedere questo riversaggio video si deve all’intuizione dello storico e critico dell’arte Eugenio Battisti* che, intorno la metà degli anni settanta, affascinato dall’organizzazione dei campus statunitensi chiese e ottenne di creare un Centro Audio Visivo nella nascente università di architettura calabrese, ma si deve anche alla flessibilità del neo formato di ripresa video U-Matic, il primo sistema di registrazione su nastro magnetico a cassetta; la U sintetizza graficamente le due bobine che trascinano il nastro. 
Il documento riversato in digitale, nella sua versione integrale, ci consente di ascoltare la descrizione dell’idea del progetto del Corviale dalla voce di uno dei suoi artefici principali l’architetto Mario Fiorentino. 
L’idea descritta s’inserisce nel dibattito del superamento degli schemi prettamente funzionalistici del movimento moderno e che negli anni sessanta fino all’ottanta in Italia vede contrapporsi movimenti di pensiero spesso antitetici. 

di Isidoro Pennisi 

Il testo qui presentato è la trascrizione di una ripresa video realizzata dal Centro Audio Visivo di ciò che, sino a quando nel 1982 non nacque l'Ateneo di Reggio Calabria, era lo IUSARC (Istituto Universitario Statale di Architettura). Una struttura Universitaria che aveva nello IUAV di Venezia il suo esatto omologo. Il Centro Audio Visivo, condotto da Celestino Soddu, nel contesto di una struttura universitaria di architettura posta nel meridione del Paese, aveva il compito di rendere culturalmente meno periferica la sede, attraverso una raccolta di materiale che un equipe appositamente predisposta e attrezzata andava a cogliere con le telecamere ed i microfoni lì dove avvenivano eventi distanti da Reggio Calabria ma importanti per la crescita culturale della sede e dei suoi studenti. Un materiale importante, raccolto nell'arco di circa dieci anni di attività, tra cui una serie di testimonianze come questo commento di Mario Fiorentino sul noto e discusso progetto di Corviale. Nel curarla e rileggerla, nello specifico, devo dire che ho trovato la conferma della superficialità con cui oggi trattiamo presente e passato e non solo della storia dell'Architettura. Un progetto, infatti, ha sempre un lato contingente, che ne sancisce la sua più o meno riuscita, ma ha anche un lato non contingente, in cui vengono messe alla prova metodologie e tecniche o affrontati temi inediti, che sono complessivamente la cifra che più dovrebbe interessare chi, come noi, continua ad occuparsi di architettura. Io credo che, in questo testo, vi sia esattamente un concentrato di questa cifra che, comunque la si pensi, è l'oggetto ed il lascito più importante di un qualsiasi progetto. Nello specifico, l’intervista fa parte di un materiale documentario prodotto in occasione della Mostra Architettura Italiana degli anni settanta, curata da Enrico Valeriani e Giovanna De Feo, ed esposta presso la Galleria di Arte Moderna di Roma e la Triennale di Milano nel 1981.



15 maggio 2011

Roma, walk show ovvero i peripatetici fuori stoà

di Salvatore D'Agostino 

Stamattina sarò a Roma per una passeggiata virtualmente, nella realtà mi troverò in prossimità del rifugio Sapienza sull’Etna.

Sfruttando la tecnologia whisper talk – avete presente le audio guida dei musei? – discuteremo sull’impatto che il Web sta avendo nello spazio urbano e sociale, oltre alla mia compagnia virtuale, saranno presenti Anna Maria Bianchi, Alessio Bonetti, Giulio Paolo Calcaprina, Luca Diffuse, Rossella Ferorelli, Alberto Giampaoli, Max Giovagnoli, Luigi Greco, Carlo Infante, Luca Nicotra, Fausto Pascali, Giulio Pascali, Sara Seravalle e Stefania Vannini.

Qui per saperne di più.

Di seguito la traccia audio del mio intervento:


14 dicembre 2010

0006 [WILFING] DANNEGGIATA LA TECA DELL'ARA PACIS. Ma altri manifestanti la proteggono

di Salvatore D'Agostino

Nel pomeriggio ho seguito il consiglio del Il Post di Roma (vi ricordate la domanda di Alfredo Bucciante aka AlFb posta a Luca Molinari? Ecco! I twitter che seguiranno sono i suoi):
«Per gli aggiornamenti dalla strada, il Corriere dovrebbe far partire una diretta video da tenere in sottofondo sul computer, altrimenti ci siamo anche noi con Twitter».
E mentre in TV andava in onda:
  • Raiuno: salottino vip;
  • Raidue: salottino vip;
  • Raitre: film natalizio;
  • Rete4: questura popolare;
  • Canale5: salottino popolare;
  • Italia1: si ride;
  • La7: film.
Ho seguito la cronaca del pomeriggio romano al computer.
Vi ripropongo i Twitter di AlFb e alcuni screenshot tratti dalla diretta del Corriere TV.
Le voci di sottofondo del video, erano spesso degli studenti, che urlavano
ai devastatori: "Basta! Basta!"  o "Cretini! Cretini".

[11.02] Primi blocchi per le manifestazioni. Problemi a Piramide

[13.01] Scontri a Piazza Venezia


31 maggio 2010

Architettura nei mass media, un’immagine distorta

di Salvatore D'Agostino

Wilfing Architettura
sarà tra i relatori del convegno dal titolo “Architettura nei mass media, un’immagine distorta’ nell’ambito della Festa dell’Architettura di Roma Index Urbis.


martedì 15 giugno 2010

presso la Casa dell’Architettura
Piazza Manfredo Fanti, 47 Roma

Programma:

ore 16.00 Jazz session

ore 16.30 presentazioni
  • risultati del sondaggio sul tema dell’architettura e del ruolo dell’architetto a cura del movimento Amate l’architettura;
  • percezione e analisi dell’immagine dell’architettura contemporanea nei mass media;
  • la comunicazione dell’architettura e la realtà di una periferia romana in collaborazione con il gruppo fotografico Zone d’Ombra.
ore 18.00 performance teatrale

ore 18.30 tavola rotonda


Moderatore:
Luca Gibello (Giornale dell’Architettura);


Relatori: Diana Alessandrini (giornalista Gr1 RAI), Francesco Erbani (giornalista Repubblica), Gianni Maritati (giornalista tg1 RAI), Giuseppe Pullara (giornalista), Alessandro Anselmi (architetto), Salvatore D’Agostino (blogger architetto), Mara Memo (sociologa Univ. Sapienza) Marco Angius (direttore d’orchestra) Laura Milan (Giornale dell’Architettura)


ore 20.00 dibattito


Qui per saperne di più.



31 maggio 2010


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