3 luglio 2010

finExTRA

di Salvatore D'Agostino

Che cos’è finExTRA? 

finExTRA si limita a osservare il suo mondo fisico e mediatico.
finExTRA è un racconto visivo da fermo.
finExTRA coniuga i ‘Points de vue’ di Nicéphore Niépce con il codice ‘a href ‘ di Tim Berners-Lee. 


POINTS DE VUE 
Nicéphore Niépce, fin dal 1822, cercò d’impressionare su una lastra la prima immagine fotografica.
Infaticabilmente riprendeva la scena che vedeva attraverso la finestra della casa di campagna presso Saint-Loup de Varennes. Precisamente la finestra del primo piano della camera del fratello Claude.
Niépce chiamava queste vedute ‘Points de Vue’ (punti di vista). In seguito saranno rinominate con il termine ‘fotografie’ (scrivere con la luce).
Il primo punto di vista è datato 1826,[1] impressionato su una lastra di peltro di 20,3 per 16,5 centimetri. È da supporre che prima di quest’immagine ce ne siano state molte altre, ma attualmente è l’unica originale, grazie al suo ritrovamento avvenuto nel 1952 da parte di Helmut Gersheim.
La lastra era stata donata dall’autore al progettista di giardini Franz (Francis) Bauer, il quale aveva tentato invano d'interessare la Royal Society della straordinaria scoperta.[2]


«La Veduta dalla finestra di Grass è un’immagine estremamente semplice e testimonia in maniera esemplare come l’interesse di Niépce non sia di carattere estetico, ma tecnico. Gli elementi della composizione rispondono appieno alle descrizioni che Niépce fa al fratello Claude del luogo dove egli cerca di fissare l’immagine attraverso l’azione della luce: sulla sinistra la piccionaia poi, muovendo l’occhio verso destra, un albero sullo sfondo, il tetto del granaio, il forno – del quale si riconosce anche il comignolo – e infine una parte della casa dei Niépce. Ciò che più impressiona in questa immagine, è il fatto che il sole colpisce in maniera eguale i due lati degli edifici: l’esposizione di questa lastra durò per ben otto ore, tempo durante il quale il sole compie un ampio movimento da est a ovest. Se si considera, inoltre, che destra e sinistra sono rovesciate specularmente, risulta chiaro come la «realtà» di questa immagine sia del tutto relativa allo stato delle conoscenze del momento e che la sua importanza va considerata soprattutto dal punto di vista tecnico».[3]
a href 
È la parte iniziale del codice HTML che serve a citare un link.
Tim Berners-Lee cominciò a sviluppare il Web (World Wide Web) alle fine del 1980 per conto del CERN di Ginevra.
Ricerca che maturò nel 1990 codificando:
  • l’URL (prima Uniform Resource Identifier URI in seguito Uniform Resource Locator) attraverso il quale si può puntare a qualsiasi documento o risorsa nell’universo delle informazioni in internet;
  • HTTP (Hypertext Transfer Protocol) protocollo per la trasmissione d'informazioni nel Web;
  • HTML (HyperText Markup Languag) per facilitare il trasferimento d’ipertesti attraverso la rete.
Si fa risalire la nascita del Web alla data della pubblicazione on-line del sito Web di Tim Berners-Lee, il 6 agosto 1991, cito una frase dal quel primo ipertesto:
«What's out there?
Pointers to the world's online information, subjects , W3 servers, etc.».
Che cosa c’è la fuori?
Le informazioni online del mondo.
Tim Berners-Lee: «Obiettivo principale del Web era quello di essere uno spazio di informazioni condivise attraverso il quale potessero comunicare uomini e macchine. Questo spazio doveva essere inclusivo piuttosto che esclusivo.»[4]

finExTRA*
Il ‘Point de vue’ è espressione conforme a ciò che osserviamo. La sua invenzione emancipò l’arte dalla dimensione analogica.
Il codice ’a href’ è informazione condivisa in rete. La sua invenzione ci sta emancipando dalla visione esclusiva portandoci ad una dimensione inclusiva dell'informazione. Dimensione ancora da introiettare.
Per questo motivo finExTRA si limita a osservare il suo mondo fisico e mediatico.
Un progetto nato sul mio profilo di facebook che proporrò durante questa pausa estiva su Wilfing Architettura. 


Buona visione dei punti di vista e soprattutto buona estate. 


3 luglio 2010 (ultima modifica 20 giugno 2013)  
Intersezioni ---> finExTRA


Come usare WA ---------------------------------------------------Cos'è WA
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Note:
[1] data controversa 1826 o 1827 come indica una ricca pagina di Wikipedia inglese. In una recente mostra al Reiss-Engelhorn Museum di Mannheim - 9 settembre 2012/24 gennaio 2013 - è stata esposta la fotografia originale con data 1826. Mostra curata dal museo insieme l'Harry Ransom Center at the University of Texas in Austin.*
[2] Sintesi tratta da:
- Diego Mormorio, Storia della fotografia, Newton & Compton, Roma, 1996
- Jean-A. Keim, Breve Storia della fotografia, Einaudi, Torino, 2001
[3] Walter Guadagnino, Fotografia, Zanichelli, Bologna, 2000, p. 66
[4] Paul E. Ceruzzi, Storia dell’informatica, Apogeo, Milano, 2003

* Le riprese fotografiche avvengono con una primitiva macchina fotografica digitale 'Fuji FinePix S5000'. Con i limiti di una scheda ridotta a dieci scatti, priva della messa a fuoco manuale e della straordinaria capacità che aveva la macchina fotografica con processo chimico dei rapporti tra diaframma e tempi.

Ultima nota tutte le fotografie non sono soggette a postproduzione.

L'immagine della presunta prima foto della storia.è stata tratta da 'op. cit. Walter Guadagnino' le immagini del quadro originale dal sito del museo Reiss-Engelhorn Museum di Mannheim.

N.B.: in realtà il codice 'a ref' è preceduto dal simbolo (come si nota dall'immagine) '<'. Codice che non posso citare poiché Blogspot crea problemi di leggibilità.

7 commenti:

  1. grazie da parte di chi non è su FB.

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  2. Rem,
    a proposito di FB, oggi i media sguazzano (mi piace questo termine) sul caso Nicolò Fabi.

    Ti riporto una rassegna ‘titoli':

    ANSA - Muore figlia Nicolo' Fabi, cantante da' notizia su FB;

    Rainews24 - ‎Fabi racconta il suo dramma su Facebook;

    AGI - Agenzia Giornalistica Italia - ‎MUORE LA FIGLIA DI NICCOLO' FABI, 'CONFESSIONE' SU FACEBOOK;

    Corriere della sera - Muore per meningite la bimba del cantante Niccolò Fabi. L'annuncio su Facebook: «Un dolore devastante che mi attanaglia la gola». La piccola aveva due anni;

    La Repubblica - ‎Niccolò Fabi, lutto su Facebook "E' morta la mia bambina".

    Mi sono chiesto che cos'è facebook?
    È un telefono a viva voce (condiviso con degli amici), dove la voce è sostituita dalla scrittura o link.

    Perché i media parlano più di FB che del dramma del cantante?
    Un mistero o forse qualcos'altro...

    Saluti,
    Salvatore

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  3. Non è un mistero, è solo avvilente.

    "Quando il saggio mostra la luna, lo sciocco guarda il dito."

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  4. Rem,
    Copio e incollo l’ultimo editoriale di Giovanni De Mauro per Internazionale:

    «Hot
    Di chi sono le notizie? Durante la prima guerra mondiale le notizie dal fronte arrivavano ai giornali americani da due agenzie di stampa, Ap e Ins. Irritati per quello che Ins aveva scritto sulle perdite britanniche, gli Alleati decisero di vietare ai giornalisti di quest’agenzia l’uso delle loro linee telegrafiche, di fatto impedendogli di mandare le notizie negli Stati Uniti. Per aggirare il divieto, Ins cominciò a usare i dispacci di Ap, riscrivendo le notizie senza citare la fonte. Ap portò Ins in tribunale e vinse. La corte stabilì che i fatti non possono essere coperti da copyright, ma che le agenzie di stampa possono rivendicare l’esclusiva “sui loro prodotti (le notizie) finché hanno un valore commerciale”, cioè finché sono hot, calde. È la “Hot news doctrine” e di recente se n’è parlato molto negli Stati Uniti perché è proprio appellandosi a questa dottrina che alcuni giornali, dal New York Times al Washington Post, hanno chiesto che Google e Twitter smettano di riprendere le loro notizie. Non hanno calcolato, però, che negli ultimi cent’anni si è molto ridotto il periodo di tempo in cui una news resta hot. Tom Glocer, il capo della Reuters, un’altra grande agenzia di stampa, ha azzardato una stima: tre millisecondi».

    Nella rassegna titoli che ti ho riportato ho inserito la notizia ANSA: «Muore figlia Nicolo' Fabi, cantante da' notizia su FB».

    Come puoi notare tutte le maggiori testate giornalistiche non ‘scandalistiche’ hanno copia-incollato la breve frase addobbandola con il proprio linguaggio redazionale.
    Sono notizie che i giornalisti (pagati forse per la quantità di articoli prodotti e non per la qualità) devono rilanciare in tre millisecondi altrimenti perdono virali linkaggi o titoli efficaci sul cartaceo, per la questua ‘pubblicitaria’.

    Una perdita di profondità giornalistica che incide profondamente nella qualità delle notizie e nella nostra vita.
    Il giornalismo è pedestre, ovvero è un mestiere dove occorre camminare a piedi e ascoltare molte persone.
    Il vero giornalista è un tipo ‘coi piedi per terra’.
    Il B.- giornalismo (parafrasando i B movie) è seduto in una comoda poltrona, cercando di digitare le cloud-notizie nel più breve tempo possibile, in pratica il giornalista contemporaneo è un giocatore di videonews.
    Saluti,
    Salvatore

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  5. Report da facebook

    - Salvatore D'Agostino: Dimenticavo spero di finire questo viaggio da fermo con la 0999 foto

    - Simona Caleo: bene, ne abbiamo ancora per un po'

    - Michele Sacco: bellissimo il disegno! speriamo tuo figlio non smetta di disegnare a mano libera, perchè a quel punto il mondo forse si potrà salvare.. uno dei giusti per cui sodoma e gomorra dovevano essere risparmiate

    - Salvatore D'Agostino: ‎---> Simona,
    si altre 592 (forse due anni).
    :-)

    - Salvatore D'Agostino ‎---> Michele,
    sicuramente il mondo si salverà. Sono i vecchi che hanno rovinato la nostra piccola, piccola, piccola Italia.

    - Michele Sacco: E' vero! L'hanno rovinata... da giovani?? Terrei però una parte di anzianii, per la loro grande esperienza di vita e per la ricchezza del rapporto intergenerazionale. La generazione passata ha succhiato tutto fino al midollo e a noi non rimane che sgranocchiare l'osso buco senza buco, senza osso, senza midollo

    - Salvatore D'Agostino ‎---> Michele,
    abbiamo bisogno di gente giovane o vecchia leggermente saggia o intelligente.

    - Francesco Alois: La cosa veramente triste è che sono proprio i vecchi a dire "largo ai giovani", ma non si schiodano mai dalle sedie! Eppure la preparazione dei giovani di oggi è molto spesso superiore a quella dei giovani di allora che in troppe occasioni si adagiano sui risultati raggiunti campando "di rendita". Poi c'è la "filiazione", che forse è pure peggio.

    - Michele Sacco: Dici benissimo Francesco, pensa che 9 su 10 degli iscritti al primo anno delle varie facoltà: ingegneria, giurisprudenza, architettura, figli di professionisti poi FARANNO LA PROFESSIONE! Mentre solo 1 su 10 degli altri CE LA FA... ANCHE QUESTA E' L'ITALIA. Non vanno avanti i migliori, i più intelligenti insomma.

    - Michele Sacco: Si io parlo, ma poi son io uno dei vecchi, ignoranti, lo so!

    Salvatore D'Agostino ‎---> Michele,
    non sei un ignorante.
    Non ti buttare giù. Semplicemente occorre cambiare ‘facendo’ questo sistema.
    Saluti,
    Salvatore D’Agostino

    - Michele Sacco ‎"cambiare facendo questo sistema", cioè dal di dentro? Vivendolo intendi? NON siamo terroristi infatti!

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  6. Caro Salvatore, desideravo che tu separassi Wilfing da finExTRA, c'è più chiarezza ora e sono convinto che giovi a tutto il tuo lavoro.
    Ti saluto cordialmente.
    Giulio Paolo Calcaprina

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  7. Giulio,
    Condivido.

    Separo finExTRA (luogo FB) con Wilfing Architettura (luogo blog).

    È possibile seguire l’attività di Wilfing Architettura su facebook attraverso la pagina dedicata ecco il link ---> http://www.facebook.com/#!/pages/Wilfing-Architettura/118102681584677

    Saluti,
    Salvatore D’Agostino

    RispondiElimina

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