... a proposito di nuova generazione,
ci sono quattro parole passepartout, usate per comunicare bene e in fretta, che in questo inizio del ventunesimo secolo dovrebbero essere cancellate dal vocabolario, eccole:
- ‘Festival’ e il suo epigono ‘evento’;
- ‘Workshop’ ovvero lezioni istantanee su tutto;
- ‘Nuova generazione’ e la speculare, ma glamour ‘new generations’;
- Under x, y, z per fissare una barriera ‘evolutiva’ alle idee fresche e innovative.
Queste quattro parole li trovate al Festival NEW GENERATIONS che si terrà a Milano il 28, 29 e 30, ma non fatevi ingannare dalla mia introduzione perché i curatori Gianpiero Venturini e Carlo Venegoni hanno selezionato i migliori studi di architettura osservando, non l’Italia delle regioni, ma l’Italia come regione dell’Europa. Tutti gli interventi avranno il pregio della sintesi, poche ma chiare benedette idee, evitando così l’effluvio incontrollato, spesso zeppo di opinioni personali, dei convegni del ventesimo secolo.
Qui, se sei interessato, trovi il programma.
si è appena concluso intraverso 2013, il viaggio di @immaginoteca (Francesco Cingolani) e farine00 (Valentina Brogna), nato da un’idea di Nelle tasche del tricheco (Fabio Curzi) «che ha attraversato le Marche a piedi, su sentieri poco battuti, e che essendo un po’ introverso aveva battezzato il suo viaggio così: “intraverso”.»
Francesco e Valentina hanno percorso l’Italia alla scoperta di luoghi e idee in cerca di un’altra Italia, come scrive Valentina: l’Italia dell’«altro lato del telegiornale».
Fuori dall’inconcludenza e dall’enfasi giornalistica della ‘notizia’, hanno trovato persone che sembrano aver rifiutato qualsiasi dialogo con la generazione dei padri. Padri, secondo loro, colpevoli di aver pensato alla ricchezza immediata, soldi facili e subito, a discapito di qualsiasi valore sociale e distruggendo qualsiasi prospettiva ai propri figli. Nel loro viaggio, si sono ritrovati a dialogare con ‘nuovi partigiani’ simili nell’intento agli ideali dei loro vecchi, e forse mai conosciuti, nonni capaci di lottare per la libertà preservando una relazione con il territorio e un’idea per un futuro condiviso. Si sono trovati di fronte una generazione che sente la responsabilità di costruire il proprio futuro per sé e per i propri figli.
Hub Firenze (Riccardo), Gnammo (Gianluca), Il panificio Davide Longoni, Libreria Gastronomica Malafarina. (Anna), Cene sociali - Frigoriferi Milanesi (Antonietta), Il Tango delle Civiltà (Anna), Pizzarium (Gabriele), The fooders (Marco e Francesca), I Ciclonauti (Francesca), Scup, Officine Libetta (Romina e Pietropaolo), WOOF, (Doris), Open bosco (Alex), Casanatural (Andrea e Mariella), empty space (Antonio e Anna) sono i nomi (per fortuna oggi non servono più i cognomi, ma i propri siti web) di un’Italia che non non ha più nulla da condividere con le parole vuote, sentite e spesso urlate, alla televisione; sono uomini e donne pratici che amano sporcarsi le mani, aperti, istintivi, sociali e sanno bene che il web è una bacheca dove scambiare e condividere idee non solo nel virtuale ma anche nel reale; in tre parole: ‘dialogo con la natura, sacrificio e semplicità’ ma per capire meglio ti suggerisco di leggere gli appunti di viaggio di Valentina:The tour of Italy by Farine Zero Zero.
Domenico e Anna disegnano il futuro... |
A.M.O. Venezia …
non è la succursale del ramo concettuale dello studio O.M.A. di Rem Koolhaas a Venezia ma ‘A.M.O. Venezia’, sta per ‘Ancient Maps Of Venezia’ ed è un'app gratuita elaborata dal Laboratorio di Cartografia e GIS dell’Università Iuav del professor Francesco Guerra con la collaborazione di Massimo Mazzanti e Mauro Calzavara. L’app permette di visualizzare le trasformzioni urbane di Venezia attraverso le sue mappe storiche, provenienti dall’archivio di Cartografia e GIS Iuav. Al momento si possono percorrere cinque mappe: De Barbari 1500, Combatti 1846, Querci ed. 1887, fotopiano 1911 e fotopiano 1982.
«L'APP - come afferma il comunicato stampa - consente di muoversi oggi in uno spazio antico documentato e rappresentato nella mappa. Questo permette di sapere che cosa c’era in passato, punto per punto, lungo il cammino dell'utente. La navigazione può essere orientata dal sistema GPS, ma può essere anche statica: per muoverci tra le mappe non siamo costretti a camminare assieme a loro, ma possiamo rimanere fermi e voler vedere/studiare la mappa muovendola liberamente sotto i nostri occhi. Possiamo spostarci in punti precisi e poi vedere altre mappe mantenendo inalterato l'inquadramento definito.»
Sarebbe interessante registrare ogni giorno approcci così validi e condivisi da parte delle università italiane.
22 novembre 2013
Intersezioni ---> ...a proposito di...
Grazie dei bei link :-)
RispondiEliminaSono contento di aver fatto parte dell’intraverso, discutendo di cibo e architettura con Valentina e Francesco a Roma, per ritrovarli ad Altamura insieme a Domenico. Somo stati due incontri significativi.È bene divulgare il loro approccio e le esperienze di innovazione vissute o raccolte in giro x l’italia!
RispondiEliminaSono oltremodo grato a Gianpiero Venturini per darci la possibilità di tenere una 20 minutes lecture nella cornice del New Generation Festival.
Grazie wilfing x questo post così denso! ;-)
Il viaggio degli amici Francesco e Valentina "dall'altro lato del telegiornale!" ...perché in Italia è pieno di partigiani 2.0 con tanta voglia di rifondare questo Paese!!
RispondiEliminaSpegnete la TV e cercateli!!! #intraverso #innovazione (Alessandro Carabini)
Di sicuro, tutti devono visitare Venezia durante un viaggio in Italia. Complimenti per questo viaggio!
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