Dopo diversi dialoghi è arrivato il momento di eliminare da Wilfing Architettura la tag fuga di cervelli poiché quando sei anni fa nasceva, l’intento era quello, e continua ad esserlo, di smontare i luoghi comuni e capire, attraverso la voce dei protagonisti, la vita dietro le parole di plastica amate dai media mainstream. Dopo sei anni la retorica dei politici e la pigrizia del giornalismo italiano, bloccati come per incanto sulla parola ‘fuga di cervelli’, usata come calco mimetico per descrivere un problema senza mai analizzare le cause, mi porta a non reiterare più questo stereotipo privo di senso e a sostituirlo con una semplice indicazione - freccia - di viaggio.
Con questo dialogo a Davide del Giudice ci spostiamo, solo logisticamente, a Londra per parlare dell’architettura terrestre. Davide del Giudice non è un cervello in fuga è un architetto laureatosi nell’Università di Torino, ma che si è formato nel pianeta Terra, leggete il suo blog - o, se volete, un vecchio dialogo su Wilfing - per capire l’incredibile rete di relazioni che ha dilatato la sua cultura formativa. Dopo la laurea ha iniziato a lavorare, prima nello studio italiano, e adesso nello sede londinese di Zaha Hadid.