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Visualizzazione post con etichetta festival di letteraura di Mantova. Mostra tutti i post
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15 ottobre 2013

Mauro Francesco Minervino: Who lives in Calabria, plays with fire and has a short memory



I am still seeking a way to get my bearings in the world. For this reason I write books that are born in the open, on the move, from a journey, from the road - books that themselves resemble journeys, roads, meetings and unforeseen encounters that arise from unusual, fragmented routes. I do this to "bring back into reality our perceptions, ever more deprived of spatial awareness, that is, of the capacity to move in a three-dimensional world". I remain convinced that in this world, by regaining the ability to see a "depth of field", through a "different spatial and perceptive ecology, our three-dimensional capacity may be revived, or at least may not be totally extinguished" (M. Belpoliti).

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3 settembre 2013

Mauro Francesco Minervino: Chi vive in Calabria, chi gioca col fuoco, chi ha scarsa memoria


Pubblico un breve estratto dell'intervento che il dromofilo Mauro Francesco Minervino terrà domani 4 settembre al Festival di letteratura di Mantova, tenda Sordello (nella mappa punto 9) alle ore 18.00. 



Mauro Francesco Minervino

   Cerco ancora un modo per orientarmi nello spazio del mondo. Perciò scrivo libri che nascono allo scoperto, in movimento, da un viaggio, dalla strada, che somigliano essi stessi a viaggi, strade, a incontri e relazioni impreviste che nascono da percorsi insoliti e accidentati. Lo faccio per “riportare su un piano di realtà le nostre percezioni, sempre più deprivate di competenze spaziali, ovvero delle capacità di muoversi in un mondo a tre dimensioni”. Resto convinto anch’io che in questo modo, riconquistando la visione alla “profondità di campo”, con una «diversa ecologia percettiva e spaziale, la nostra competenza tridimensionale potrà risorgere, o almeno non spegnersi del tutto» (M. Belpoliti). Per cercare di ricordare quello che vedo, per tentare di venire a capo di quello che leggo del mondo, nonostante tutto, privilegio ancora l’esperienza dei sensi nella dimensione del reale, il movimento nel tempo e nello spazio, a tre dimensioni. Lo “stato in luogo” di cose e persone è il condensato di questa esperienza, l’oggetto che per me assomma e riproduce ogni realtà, ogni ricordo sensibile del mondo e del suo essere FACTUM, VOLUMEN.
   Penso a un libro che racconta i luoghi e le persone così come sono adesso, privilegiando la dimensione del viaggio e il racconto di esperienze sul campo, di sguardi e narrazioni sul contemporaneo al Sud. Penso a un libro di luoghi e persone, di “movimento e passione”.