Facebook Header

Visualizzazione post con etichetta Padigione Italiano. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Padigione Italiano. Mostra tutti i post

23 novembre 2014

0055 [SPECULAZIONE] Dialogo di fine biennale con Cino Zucchi

  Gentile Cino Zucchi,
mi chiamo Salvatore D’Agostino e sono il curatore di Wilfing Architettura le vorrei fare un'intervista, da pubblicare in occasione della chiusura della Biennale Architettura di Venezia.

Cordialmente,
Salvatore D’Agostino

  Caro Salvatore,
grazie della richiesta; io però non sono né un critico né un teorico, sono un architetto. Una volta finito un lavoro, lo considero chiuso dal punto di vista intellettuale, e passo al successivo. Le cose che avevo lasciato indietro per fare la Biennale mi sono cadute in testa tutte in un sol colpo, non lasciandomi tempo per altro.

Per cui, declinerei gentilmente il suo invito a rispondere alle domande. Oppure, se preferisce, rispondo a tutte con una sola frase, che ho rubato a Paul Valéry:
Se mi si chiede che cosa ho voluto dire, rispondo che non ho voluto dire, ma ho voluto fare, e che è stata l'intenzione del fare, che ha voluto ciò che io ho detto.
Un caro saluto, mi scusi ancora,
Cino Zucchi :-)

Illustrazione di Laurent Impeduglia remake, per Cino Zucchi, di Smurf house (2008)



23 novembre 2014
Intersezioni ---> SPECULAZIONE

16 dicembre 2013

0053 [SPECULAZIONE] Un post dialogo con Luca Zevi curatore del padiglione italiano della XIII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia 2012

di Salvatore D'Agostino

Il primo agosto del 2012 avevo proposto un’intervista a Luca Zevi, allora neo-curatore del padiglione italiano della XIII Biennale di architettura di Venezia 2012, ma per varie peripezie web le risposte sono arrivate il 6 dicembre 2013, qualche giorno dopo la nomina di Cino Zucchi1 come prossimo curatore del padiglione italiano 2014.

Ricordo che Luca Zevi aveva ‘articolato’ la sua esposizione in tre racconti:

L’oggi.
La narrazione del rapporto tra architettura, crescita, innovazione e industria: da Adriano Olivetti all'Architettura del Made in Italy.

Il futuro.
La proiezione vero il futuro: la sfida di Expo 2015.”Nutrire il pianeta” diventa una straordinaria occasione di riflettere sul rapporto tra territorio e ambiente, città e produzione agricola, e sul senso del “progetto” nel nord e sud del mondo.

La sfida.
Il Padiglione Italia, tradizionale sede della “mostra”, diventa prototipo di un nuovo modo di abitare che tiene insieme cultura dell’ambiente e green economy.








Tra analessi e prolessi ecco l’epilogo: