- Qual è l’architetto noto che apprezzi e perché?
- Qual è l’architetto non noto che apprezzi e perché?
Qui l’articolo introduttivo
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L'architetto noto che apprezziamo maggiormente è Renzo Piano, del quale stimiamo l'eleganza dei progetti, la coerenza della sua produzione (dai materiali, scelti alla rappresentazione degli elaborati) e la grande attenzione riservata al rapporto con il contesto, in particolare al verde.
L'architetto noto che apprezziamo maggiormente è Renzo Piano, del quale stimiamo l'eleganza dei progetti, la coerenza della sua produzione (dai materiali, scelti alla rappresentazione degli elaborati) e la grande attenzione riservata al rapporto con il contesto, in particolare al verde.
A proposito possiamo citare, tra le molte esperienze museali condotte, la Fondazione Beyeler e il Zentrum Paul Klee, capaci di entrare in sintonia, in una mutevole partecipazione, con il paesaggio circostante.
Tra gli architetti non-noti quello che finora ci sembra più interessare e promettente è il team italo-catalano MAB (Marotta Basile Architettura) di Barcellona, progettisti dell'intervento di edilizia residenziale di via Gallarate a Milano, per il concorso "Abitare a Milano", proponendo soluzioni progettuali e di disegno della facciata originali e "nuove" per la nostre città.
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Tra gli architetti non-noti quello che finora ci sembra più interessare e promettente è il team italo-catalano MAB (Marotta Basile Architettura) di Barcellona, progettisti dell'intervento di edilizia residenziale di via Gallarate a Milano, per il concorso "Abitare a Milano", proponendo soluzioni progettuali e di disegno della facciata originali e "nuove" per la nostre città.
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Leggi:- incipit
- Conferenze e talks of architettura by Antonino Saggio
- POISON.GALORE di Sergio Polano
- E-Cloud di Alessio Erioli
- Il parallelografo di Paolo Mancini
- Amate l'architettura
- Gradozero di Davide Cavinato
- PEJA TransArchitecture research di Emmanuele Pilia
- DNA di Nicodemo Dell'Aquila
- L’Archimigrante di Marco Calvani
- Vers une architecture di Alessandro Russo
- Camminare Roma
- Identità e città di Giovanni Mendola
- Il blog della cosa di Emanuele Papa
- Nixiland di Nicoletta Carbotti
- Pensieri lasciati a macerare di Alberto Fogliato
- DEA-ARCHITECTURE di Nicola Montuschi
- Bizblog di Guido Aragona
- Architettura effimera di Emiliano Cristini
- La capanna in paradiso di Enrico Bardellini
- De Architectura di Pietro Pagliardini
- Architettura moderna di Vilma Torselli
- Urban Quality di Master
- Architettura, tempo, spazio e materia di Claudio Catalano
- Mezzo mondo di Miki Fossati
- Il papua di Fabio Massimo Rocchi
- Linea di Senso di Robert Maddalena
- Low-Res Architecture di Alessandro Rocca
- Il nido e la tela di ragno di Rossella Ferorelli
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RispondiEliminaattraverso il surfaggio del sito dei MAB ho notato una tautologia tra la loro architettura e quella di Renzo Piano, il rigore formale e l’attenta fruibilità, doti che reputo apprezzabili.
Curzio Maltese: «Questa storia delle continue polemiche contro i grandi architetti non sarà anche una bella furbata per nascondere altri affari? Siamo il paese con la più galoppante delle speculazioni edilizie. Negli ultimi 15 anni, ha scritto Carlo Petrini, in Italia sono stati cementificati 3 milioni di ettari, l’intera superficie dell’Abruzzo. Soltanto a Roma, con le giunte di sinistra, sono spariti 127 mila ettari di terreni agricoli e Alemanno ha appena lanciato un appello per acquistare nuovi terreni, in pratica si sta asfaltando l’intero Agro Romano. In questa colata di cemento, non è paradossale che facciano scandalo soltanto i progetti di qualità, i suoi o quelli di Fuksas, Calatrava, Foster, Isozaki? ».
Renzo Piano: «Questo è il punto. Sorgono intere città nel silenzio, soprattutto nelle periferie delle grandi città, Roma compresa. Quartieri dormitorio che non scandalizzano nessuno. I riflettori seguono soltanto la firma celebre. Da anni sostengo che le città italiane, prima che di grandi progetti, hanno bisogno di ricucire il tessuto urbano con centinaia di piccoli interventi. Bisogno di difendere l’ambiente, di ripensare l’architettura in maniera sostenibile. Abbiamo lanciato appelli, non si è visto nessuno. I sindaci ci chiamano soltanto per affidarci un progetto o per ritirare l’offerta. Per il resto, si affidano a pessimi consiglieri».
(Curzio Maltese, Italia vittima della retorica così si affossa l’architettura, La repubblica, 27 ottobre 2008)
Link: http://temi.repubblica.it/casa/2008/10/27/italia-vittima-della-retorica-cosi-si-affossa-l%E2%80%99architettura/?h=0
Non vorrei aggiungere altro poiché rischio di essere ripetitivo.
Vi auguro un buon lavoro,
Salvatore D’Agostino