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24 agosto 2010

‎0438 (finExTRA) 24 agosto 2010----> IDENTITA’ ITALIANA [29] Lo zeitgeist l'è ambriaco :-)

di Salvatore D'Agostino

«Robert Maddalena
data 23 agosto 2010 14:42
oggetto lo zeitgeist l'è ambriaco :-)

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_agosto_23/alemanno-demolire-torbellamonaca-1703622881703.shtml

Salvatore D'Agostino
data 23 agosto 2010 15:12
oggetto Re: lo zeitgeist l'è ambriaco :-)

Dio mio!
Ma come scrive!
“La nuova proposta choc di Gianni Alemanno è arrivata dalle Dolomiti”.

Robert Maddalena
23 agosto 2010 15:17
oggetto Re: lo zeitgeist l'è ambriaco :-)

ma non ti fa morire dal ridere che un giorno voglia demolire l'ara, poi spostarla a tor bella monaca, poi vuol demolir tor bella monaca e non il corviale mentre il suo collega (è ancora collega?) di partito buontempo vuol demolire il corviale e sui tg di oggi (non so li hai visti) metà della ggggente intervistata nel quartiere non vuole che lo si demolisca e soprattutto non ne sa nulla: con buona pace dell'ascolto delle persone…

Salvatore D'Agostino
23 agosto 2010 15:20
oggetto Re lo zeitgeist l'è ambriaco :-)

Da uomo del sud, non rido, piango amaro.
Conosco bene questi uomini banal-popolari.
Io ho difficoltà con il loro senso d'identità politica-civile.
Robert ti confesso, sono molto incazzato (scusa la parola) nei confronti di questa urbanistica fai da te.
Scherzano con la gente, quella perbene.
A dopo,
SD

Robert Maddalena
data 23 agosto 2010 15:27
oggetto Re: lo zeitgeist l'è ambriaco :-)

c'hai anche ragione...»

Paolo Foschi, Alemanno: «Radere al suolo Tor Bella Monaca e poi ricostruirla», Corriere della sera, 23 agosto 2010. Link

24 agosto 2010


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COMMENTA

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7 commenti:

  1. 1° parte:

    Robert,
    permettimi una nota, anzi due.

    Nel gergo dei blogger un commento (o reazione) del genere viene chiamato in diversi modi: troll, snark o flame.

    Questo è un tipico commento snark.
    Secondo David Denby (critico cinematografico del New Yorker) “Snark” è un neologismo che associa due parole inglesi (“snide” e “remark”) ed è nato per definire un nuovo tipo di linguaggio in cui prevalgono il sarcasmo, l’insinuazione, la malizia e spesso l’intenzione di ferire o diminuire l’interlocutore.
    Snide: beffardo, contraffatto, falso, maligno…
    Remark: commento

    Il commento di Alemanno ha un tono malizioso, atto a creare una reazione di commenti su qualcosa che non ha ‘fondamento’.
    Abbattere x, y, z è una non notizia che foraggia i giornalisti SIM.

    Chi sono i giornalisti SIM?
    X fa una dichiarazione e il giornalista SIM (in questo caso la redazione vedi link ----> http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_agosto_23/torbellamonaca-reazioni-alemanno-1703626024827.shtml) comodamente seduto nella sua stanzetta contattata telefonicamente i VIP della comunicazione.

    Come puoi notare la cosa più preziosa del giornalista SIM sono, appunto, i contatti registrati nella sua SIM.

    Articolo da SIM:

    1 telefonata - Umberto Marroni : «La boutade estiva del sindaco Alemanno su proposte totalmente irrealizzabili sembra la parodia del film 'Un tram che si chiama desiderio' del grande regista Elias Kazan»

    2 telefonata - Roberto Morassut: «Il sindaco di Roma non dovrebbe esprimere desideri, ma mettere in pratica soluzioni concrete» […]«Il fatto- prosegue Morassut- è che a metà del suo mandato Alemanno non ha demolito nè [sic] ricostruito un solo metro cubo e il governo Berlusconi ha varato due piani casa del tutto fallimentari che non hanno prodotto un solo alloggio popolare e nessuna azione di recupero urbanistico delle periferie italiane»

    3 telefonata - Alberto Asor Rosa: «Se una decisione del genere dovesse essere presa per mero fatto estetico - ha detto Asor Rosa - tre quarti della Roma post bellica dovrebbe essere abbattuta. Penso al Tuscolano e agli insediamenti nati attorno alla Salaria. Di più, si potrebbe pensare ad una distruzione quasi totale della Capitale» […]«è nato come un prodigio dell'avanguardia moderna. È vero non ci sono servizi come non ci sono nell'80% della periferia romana. E allora invece alla distruzione, Alemanno deve pensare a riportare a Tor Bella Monaca servizi, cultura e assistenza sociale. Si ponga questo problema, non altro»

    RispondiElimina
  2. 2° parte:

    4 telefonata - Michele Placido: «Credo che da tempo servissero proposte così coraggiose per il quartiere di Tor Bella Monaca. E questa mi sembra una proposta coraggiosa all'altezza delle problematiche della zona». […] «Il quartiere è tagliato fuori dalla città. E la prima cosa da fare sarebbe proprio quella di potenziare i mezzi pubblici - continua Placido - Le strade sono poi piene di buche. Tor Bella Monaca ha insomma bisogno di sforzi politici, sociali ed economici. Io non sono un architetto, quindi non mi sento di entrare nello specifico e dare giudizi su scelte in questo senso. Ma amo Roma e vorrei che tutti i quartieri di Roma avessero una loro dignità estetica, funzionale e soprattutto culturale. E che fossero integrati al meglio col centro della città. Fantasticando, la proposta di Alemanno mi sembra coraggiosa quanto serve».

    5 telefonata – Gianni Alemanno: «Sbaglia chi pensa che sia una boutade estiva» […] «I grattacieli servono - spiega - per realizzare servizi e non residenze. Lo schema edilizio verticale è fallito. Penso per Tor Bella Monaca a case come quelle della Garbatella» […] «soltanto da motivi legati all'estetica ma anche funzionali: nelle case di Tor Bella Monica ci piove dentro, la qualità di vità [sic] dei cittadini è pessima perchè spesso di tratta di prefabbricati spinti e tra una lastra e l'altra ci sono crepe ed infiltrazioni. Forse Asor Rosa questo aspetto non lo conosce» […] «Puntiamo ad edificare le aree circostanti con premi di cubature da dare ai costruttori, quindi senza esborsi per l'amministrazione comunale» […] «Non c'è un problema funzionale, non piove dentro le case. C'è un problema di organizzazione bisogna abolire il condominio unico e crearne diversi, puntare sui servizi. Su questo sono d'accordo con Asor Rosa, non si può abbattere soltanto per un pregiudizio estetico».

    Come dar credito ai professionisti dello snark o ai giornalisti SIM?

    Da tempo Giulietto Chiesa (uno a caso dei pochi che criticano il giornalismo attuale) cerca di spiegare che c’è qualcosa che non funziona nel sistema dei media italiani, ma puoi ben capire che il numero di cellulare di Giulietto Chiesa non esiste nelle SIM dei giornalisti ‘professionisti’.

    Buona giornata,
    Salvatore D’Agostino

    RispondiElimina
  3. Al di là di tutte le spiegazioni mediatico-comunicative-sociologiche che se ne possono dare resta comunque la sostanza, almeno per me, più che urbanistica sta giocando coi Lego: smonto...rimonto...demolisco...sposto...rimonto...
    Purtroppo non è un gioco...

    RispondiElimina
  4. Robert,
    nel riscrivere due volte il commento, mi ero dimenticato la parte fondamentale (concreta) del discorso.
    Vi è un gruppo dal nome SNARK che si pone questi obiettivi: «È un network interdisciplinare che coinvolge architetti, urbanisti, geografi, semiologi, economisti ed esperti di management, giornalisti. I temi che tratta riguardano, in senso lato, la progettazione urbana, con una particolare attenzione a tecnologie di comunicazione mobile e di geolocalizzazione.
    Snark studia soluzioni per il reale e il virtuale a varie scale: dallo spazio pubblico di un quartiere alle macro-aree regionali, per cui è necessaria un’ottica di progettazione strategica».
    Link: http://www.snarkive.eu/

    Alemanno usa l’effetto architettura.
    Un effetto (architettura) all’italiana che ha la stessa logica dello snark.
    Concentrarsi sulla polemica per evitare di essere giudicato sull’azione programmatica del suo governo.
    Abbiamo bisogno d’ascolto e progettazione equilibrata (vedi Snark sopra) non d’improvvisazioni mediatiche.
    Dal mio punto di vista, prestare attenzione a queste azioni di potere politico/mediatico non ci rende liberi.
    Occorre cambiare sistema, ma ormai il nostro mister B. ha liberato i cani del giornalismo senza scrupoli.
    Questa è l’Italia dei banal-popolari che ci sta facendo retrocedere in tutti i campi.
    Il degrado sociale e civile sta toccando il fondo.
    Mi fermo qui…
    Non vorrei rovinarmi la giornata.
    Saluti,
    Salvatore D’Agostino

    RispondiElimina
  5. non sono d'accordo. non si può passar sotto silenzio le peripezie e e acrobazie delle idee urbanistiche di alemanno che mi sembrano parecchio confuse...

    RispondiElimina
  6. Robert,
    condivido non serve il silenzio, ma sempre dal mio punto di vista (limitato), serve un giornalismo libero.
    Ciò che al momento non vedo.
    Saluti,
    Salvatore D’Agostino


    P:S.: Alemanno non è confuso usa le armi medianiche per allietare i bar dei facili consensi.

    RispondiElimina
  7. ...e per fortuna che ancora internet è libera e quindi, anche in mancanza di un giornalismo serio, è possibile reperire notizie in rete.
    Aspetta quando incominceranno a mettere le mani anche sulla libertà in internet (come volevano già fare con la legge bavaglio: lo sai che solo per metà di quello che hai detto avrebbero potuto cancellare il tuo blog senza neanche comunicartelo?).

    Matteo

    RispondiElimina

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