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26 ottobre 2009

...a proposito di Belpaese, Adriano Olivetti e Sveltopedia...


...Belpaese,

L’Italia del nostro scontento: verde bianco rosso è un documentario strutturato in tre capitoli. Verde è un viaggio nel paesaggio italiano con la regia di Elisa Fuksas. Bianco ascolta i giovani andando in giro per Italia ed è curato da Francesca Muci. Rosso indaga il comune sentire politico attraverso l’occhio di Lucrezia Le Moli.

Salvatore D’Agostino: Elisa Fuksas nel tuo capitolo attraversi l’Italia ascoltando la gente e spesso poni una domanda mutuata da Fedor Dostoevskij ‘La bellezza può salvare il mondo ’. Riporto la risposta di Oliviero Toscani: «Stiamo diventando i più grandi produttori del brutto, così come siamo stati i più grandi produttori del bello, diciamo che in Italia c’è l’80% dell’arte del mondo adesso ci sarà il 100% della bruttezza del mondo».
L’Italia può ancora essere descritta attraverso immagini non televisive?

Elisa Fuksas: l'Italia deve essere descritta con immagini non televisive.
Dobbiamo avere una visione, capace di aggiungere un "layer" alla realtà, invertendone la polarità. Trasformando, attraverso la nostra capacità di immaginazione, il meno in più. Partendo sempre da quello che esiste. Bello e brutto non sono categorie estetiche, quanto piuttosto spie della presenza di un'intelligenza capace di pensare un mondo migliore. Credo sia l'unica via per evitare di distruggere il paesaggio, costruito e non, ed eventualmente immaginare il nostro ambiente (ambiente operativo, come in informatica) come una fonte di energia rinnovabile. Come fosse vento, sole, metallo o carta. Pronto per essere trasformato in una risposta alle nostre urgenze.

Qui una scheda tecnica tratta dal sito Clup-up .it curata da Giovanni Spagnoletti

... Adriano Olivetti,
Lettera22 è un documentario del regista Emanuele Piccardo dedicato ad Adriano Olivetti. Un industriale che amava interloquire con artisti e architetti senza dimenticare il suo ruolo sociale.

Salvatore D’Agostino: A che serve oggi studiare Adriano Olivetti?

Emanuele Piccardo: In una società mercificata -come afferma il sociologo Ferrarotti- riflettere sull'operato di Olivetti è importante, per recuperare il senso dell'etica e i valori umani che sono stati al centro della sua azione industriale e politica. In un periodo storico in cui il pensiero olivettiano viene riletto da figure come Bondi e Borghezio per allinearlo alle politiche berlusconiane e leghiste (Olivetti fu il primo a parlare di federalismo ben prima della Lega!!!) è necessario agire. Olivetti fu un grande industriale che mise al centro di ogni sua decisione non solo il profitto ma anche il benessere degli operai attraverso la costruzione di un sistema sociale fatto di asili, scuole, abitazioni, centri ricreativi, colonie marine e montane. In questo senso il ruolo dell'architettura, degli architetti e dei designer fu determinante, il meglio della cultura architettonica era coinvolta nella company town di Ivrea. Un esempio illuminante della funzione principale dell'architettura: migliorare le condizioni di vita dell'uomo. In Italia nessun altro industriale ha avuto la forza teorica e pratica per proporre un modello di città così strutturato. Di qui nasce la necessità di raccontare Adriano Olivetti, personalità complessa e poliedrica attiva in diversi ambiti: dall'urbanistica all'economia, dal paesaggio alla politica. Come raccontare questa complessità? Seguendo due registri narrativi, quello delle architetture, opere tangibili ancora oggi e le testimonianze di intellettuali, operai, funzionari, familiari che delineano il profilo di Olivetti. L'obiettivo non era la ricerca di una esaustività ma bensì fornire degli spunti allo spettatore per iniettargli una curiosità nello scoprire il mondo olivettiano.
Qui il trailer

...Sveltopedia...
Il 2 ottobre è nata Sveltopedia, ovvero un'enciclopedia Wiki – editata da tutti- con i limiti di Twitter –max 140 caratteri per definizione– dallo spirito satirico - «Tanto, se non fa ridere o è una cavolata, non la pubblichiamo»-.

Salvatore D’Agostino: Come e dove è nata l’idea di Sveltopedia?

Lorenzo Viscanti: l'idea è nata tra me e Giuseppe Genna, in cc.
L'obiettivo è lavorare sui meccanismi di comunicazione 'da social network', quindi messaggi brevi nella lunghezza per andare a scatenare una produzione collettiva di qualità. Un po' come hanno fatto Gino & Michele, ma sfruttando una produzione allargata grazie al social network. Naturalmente l'ironia e il collegamento all'attualità sono fondamentali per tenere alto l'interesse.

Qui il sito ufficiale

Intersezioni ---> ...a proposito di...

Come usare WA ---------------------------------------------------Cos'è WA

3 commenti:

  1. Sveltopedia mi ha fatto rotolare dal ridere

    RispondiElimina
  2. DVDV,
    Sveltopedia è un wiki geniale non a caso ideato anche da Giuseppe Genna uno scrittore non edulcorato.
    C’è bisogno dell’ironia. Lorenzo Viscanti cita Gino & Michele ed io amo ricordare Fruttero & Lucentini e nel campo dell’architettura un libretto, marginale ma ironico, introdotto non a caso dagli scrittori appena citati, Gianni Gaggero & Rinaldo Luccardini dal titolo ‘Gli amici dei mostri’ era unn semplice scambio epistolare a commento di una foto che rappresentava un’opera di architettura.
    Mi piacerebbe proporlo su Wilfing Architettura o trovare un’altra formula per una nuova rubrica dal taglio più informale.
    Saluti,
    Salvatore D’Agostino

    RispondiElimina
  3. Un complimenti ad Emanuele Piccardo per il suo lavoro! Non vedo l'ora di riuscire a fruirlo!

    RispondiElimina

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