16 luglio 2010

0405 (finExTRA) 16 luglio 2010---> ARCHITETTURA ITALIANA [83] EXPO 2015

di Salvatore D'Agostino


«TENTATIVI DI INFILTRAZIONI IN APPALTI EXPO


Secondo quanto emerso dalle indagini, i clan attivi in Lombardia avevano anche provato senza successo ad inserirsi negli appalti e nei subappalti dell'Expo.

Le tentate infiltrazioni, spiega una nota degli investigatori distribuita nel corso della conferenza stampa a Milano, avvenivano attraverso il gruppo Perego, considerato riconducibile alla cosca degli Strangio.

"E' stato ricostruito il tentativo di assorbire nel gruppo Perego importanti aziende lombarde del settore edile che versavano in condizione di difficoltà economiche, allo scopo di costruire apposite attività di impresa in grado di partecipare direttamente all'affidamento degli appalti per l'Expo 2015", si legge nella nota.

Nel decreto di fermo si legge che "in Lombardia si è riprodotta una struttura criminale che non consiste in una serie di soggetti che hanno semplicemente iniziato a commettere reati in territorio lombardo... (ma) gli indagati operano secondo tradizioni di ‘ndrangheta: linguaggi, riti, doti, tipologia di reati sono tipici della criminalità della terra d'origine e sono stati trapiantati in Lombardia dove la 'ndrangheta si è trasferita con il proprio bagaglio di violenza".

Secondo il pm Boccassini, in Lombardia ci sarebbero più di cinquecento affiliati alla 'ndrangheta. "Abbiamo documentato la presenza di più di 500 affiliati in Lombardia, oltre all'individuazione di 14 locali (luoghi dove sono presenti due o piu' 'ndrine) a Milano e provincia", ha detto Boccassini in conferenza stampa.

Agli atti dell'inchiesta c'è anche un filmato in cui viene ripresa l'"investitura" a capo dell''organizzazione malavitosa in Lombardia di Pasquale Zappia, presenti figure di spicco, avvenuta in un circolo di Paderno Dugnano intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Tra gli indagati in Lombardia, anche alcuni politici: l'assessore comunale di Pavia, Pietro Trivi, accusato di corruzione elettorale -- di aver cioè comprato voti dalla criminalità organizzata -- e l'ex assessore provinciale di Milano, Antonio Oliviero, in rapporti con l'imprenditore Ivano Perego, arrestato per associazione mafiosa, e responsabile della Perego Strade.

Le indagini hanno anche portato all'arresto di Francesco Bertucca, 57 anni, imprenditore edile di Pavia, e di Rocco Coluccio, biologo e imprenditore. Insieme al direttore dell'Asl di Pavia sono accusati di essere stati organici alla 'ndrangheta e di essere il punto di congiunzione con l'organizzazione agli ordini del boss Pino Neri.

Nel corso del blitz sono stati arrestati anche quattro carabinieri, con accuse a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. Tra di loro c'e' Michele Belingieri, l'appuntato dell'Arma che aveva raccolto (come mostrato da un filmato), bossoli e cartucce sulla scena di un delitto a Rho, lo scorso 25 gennaio».

Redazionale, Maxiblitz contro 'ndrangheta: 320 arresti. Puntavano a Expo 2015, Angenzia Reuters,13 luglio 2010. Link

16 luglio 2010

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