Anteprima classifica URBAN BLOG mese di febbraio:
1. [⇧ +1] 02 blog.it
2. [⇧ +6] Vigna Clara
3. [⇩ -1] 06 blog.it
4. [⇩ -1] Rosalio
5. [⇧ +1] Roma fa schifo
6. [⇩ -2] Degrado Esquilino
7. [⇩ -2] Il blog di Marco Boschini
8. [⇩ -1] Stop al consumo di territorio
9. [⇧ +4] Comunità provvisoria
10. [⇧ +1] Ciacci Magazine
11. [⇧ +6] MALAROMA
12. [⇧ +2] Riprendiamoci Roma
13. [⇩ -3] Mobilita Palermo
14. [⇧ +21] PRO PUP ROMA
15. [⇧ +3] Comuni virtuosi
16. [⇧ +4] Bike Sharing Roma
17. [⇩ -2] Domenico Finiguerra
18. [=] Migliora Torino!
19. [⇩ -3] Michele Dotti
20. [⇧ +1] Sun Salvario Views
Perdonate il titolo populista.
Liberate Cartellopoli
WA Quali sono i tempi giuridici?
Cartellopoli Speriamo di riavere cartellopoli all'inizio del 2011.
Giorni fa ho spedito loro una mail, con una nuova domanda: Ci sono novità?
Cartellopoli Ancora nessuna risposta. L'istanza di dissequestro è stata inviata il 12 di gennaio. E ci vuole un mesetto. Speriamo non di più!
Nel frattempo altri blog non trascurano questa storia: Roma fa schifo, Basta cartelloni e 06blog.
Liberate una piazza
Nell'ultimo numero di Wired il direttore tecnottimista Riccardo Luna ha proposto e fatto: «Un giorno, presto, capiremo che è arrivata l’ora di usare Internet per quello che davvero è: non “un paio di calzini”, come mi ha detto un grande giornalista che non ha capito nulla, ma il più potente strumento a disposizione di ciascuno di noi per cambiare il mondo. Oggi, nel 2011, non abbiamo alibi se non ci proviamo. Possiamo svelare le bugie dei governi (lo hanno già fatto). Fare un partito di cittadini uniti dalla voglia di innovazione (è già successo). Possiamo unire i cervelli in fuga e farli lavorare assieme da posti lontani (sta capitando). O anche solo lanciare una startup. O un semplice sito. Creare del valore, mettere in moto intelligenza e servizi.
Fare ciascuna di queste azioni è molto di più di comportarsi bene: è impegnarsi. Ma sapendo che comunque vada non sarà vano. Può sembrare una piccola cosa, ma c’è un dio nelle piccole cose. Come mettersi in rete. Liberare una piazza con una antenna Wi-Fi. Noi iniziamo da una grande piazza di Milano, accanto ai nostri uffici. Quella intitolata a Luigi Cadorna, il generalissimo infausto della prima guerra mondiale. Andateci fra qualche giorno. Collegatevi col telefonino, il tablet o il pc. Navigate dove vi pare».
Come?
Grazie a Green Geek (ne avevano parlato Stefano Boeri nel suo blog - nato politico diventato molto urbano - e 02blog).
Li ho contattati per una chiacchierata.
Salvatore D'Agostino Ho ripreso il vademecum - promo - pubblicato su Wired integrandolo con una domanda.
Salvatore D'Agostino Ho ripreso il vademecum - promo - pubblicato su Wired integrandolo con una domanda.
1. HAI UN’ADSL
E vuoi condividere la tua banda larga nel Wi-fi cittadino di Green Geek?
Collegati a gwifi.it e richiedi un loro sopralluogo. Con un’adsl dedicata puoi destinare al wi-fi anche il 100% della banda.
Che differenza c’è tra GG e gli altri competitor, penso a Free Luna?
Green Geek Free Luna è una società che vende questo tipo di servizio, mentre noi abbiamo cercato di portare avanti una politica di diffusione della rete free Wi-fi in generale, senza metterci sopra un’azienda e quindi senza doverci fare obbligatoriamente dei guadagni. Perché ci evita di avere dei competitor – il mondo business to business – e ci permette di trovare delle collaborazioni forti con chi nel mondo business c’è. Free Luna non è un nostro competitor ci affianca in questa battaglia come collaboratore e non come nemico.
2. COLLEGA
Un’antenna alla tua adsl il primo anno costa 400 euro (250 euro per l’antenna, 120 di canone pe la piattaforma wi-fi, 30 di quota associativa ai GG). Dal secondo: 150 euro di canone annuo.
Escludendo le aziende ‘pubbliche’, perché un singolo cittadino o una piccola azienda privata (dato i costi) dovrebbe trovare utile condividere la sua banda larga?
Il privato cittadino non è il nostro target. Il nostro punto di riferimento sono le aziende, poiché hanno interesse di offrire questo servizio. Permettendo ai loro clienti, qualunque esso sia, di potersi connettere, poter navigare e poter fruire di un servizio in più che altrimenti non avrebbero. Sistemi analoghi ce ne sono pochi. Questo diventa un motivo d’interesse, avendo un costo ridotto, rispetto ad altri servizi analoghi - penso a Sky – e meno impegnativo e soprattutto, come dicevo, meno costoso.
3. FAI SAPERE
Che sei nella rete GG e incoraggia altri a registrarsi. Ė gratuito e legale. Una volta agganciato il Gwifi è sufficiente compilare il modulo online e fare una telefonata per identificarsi.
Perché occorre identificarsi?
Per legge. C’è una normativa abbastanza chiara in materia, che obbliga al riconoscimento di ogni utente che si connette e al mantenimento del log file. Nel log file va registrato l’ora di collegamento e il tempo di connessione di ciascun utente. Per le leggi sull’antimafia e la privacy. La Pisanu non è cambiata.
4. OGNI ANTENNA
Offre 60 minuti al giorno di navigazione gratis ad almeno 30 utenti in contemporanea ed è completamente sicura per chi condivide la propria adsl grazie al sistema della piattaforma GG.
Perché solo un’ora?
Perché come dici giustamente i due parametri sono un’ora e trenta utenti. Questo vuol dire che se non ci fosse un limite temporizzato di erogazione di connettività:
A: diventerebbe un sostitutivo di un’ADSL, cosa che non c’interessa fare;
B: non garantirebbe un alto turnover di gente collegata. Preferiamo un continuo ricambio di gente e dare connessione a più persone.
Dal lancio di Riccardo Luna - Wired - che riscontri avete avuto?
Luna ci ha dato una grossa mano, ma il fenomeno in sè aveva già attirato l’attenzione generale. Mettere insieme un tipo di soluzione del genere aveva attirato la stampa - da Repubblica al Corriere della Sera e molti siti in internet - Wired ci ha lanciato a gennaio con lo speciale su di noi. Noi siamo nati il 1 ottobre del 2010 e già a novembre, dicembre facevamo parlare i giornali, stampa, televisione con un’intervista a rai tre. Perché è un tipo d’iniziativa molto controcorrente – ti consiglio di leggere il nostro manifesto Gwifi che s’intitola appunto controcorrente – un operazione che il mercato non è abituato a vedere. Wired è stata la più reattiva e attiva nei confronti della nostra proposta.
Come riscontri, siamo devastati dalle mail e dalle telefonate. Passiamo mediamente mezza giornata, spesso più di mezza giornata al telefono a parlare di Gwifi.
Anche se in teoria il nostro è soltanto un dopolavoro.
L’APP ha fatto 23mila download il primo giorno. Schoccando e stupendo l’Apple e un po’ tutti quelli che stanno su questo mercato. Perché quest’application ha catturato un’attenzione enorme. 23 mila download non li fanno tutti.
Parafrasando Riccardo Luna, quante piazze avete liberato?
La prima piazza che abbiamo liberato è stata Piazza Ortica a Milano - promossa da Wired -, detto questo è cambiata l’operazione da libera ad ‘adotta una piazza’, quindi un cliente che sponsorizza la presenza di Gwifi intorno una piazza. Ci vuole un po’ di tempo. Siamo già alla quarta, andiamo avanti, ma stanno arrivando 150 comuni e quindi 154 piazze.
In bocca al lupo.
Crepi e fatti sentire quando vuoi.
Parafrasando Riccardo Luna, quante piazze avete liberato?
La prima piazza che abbiamo liberato è stata Piazza Ortica a Milano - promossa da Wired -, detto questo è cambiata l’operazione da libera ad ‘adotta una piazza’, quindi un cliente che sponsorizza la presenza di Gwifi intorno una piazza. Ci vuole un po’ di tempo. Siamo già alla quarta, andiamo avanti, ma stanno arrivando 150 comuni e quindi 154 piazze.
In bocca al lupo.
Crepi e fatti sentire quando vuoi.
5 febbraio 2011
Intersezioni --->WIKIO
Come usare WA--------------------- -------------------------------------------------------Cos'è WA
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Risposte di Mauro Lattuada presidente di Green Geek
Log file: E’ un file che il server scrive ogni volta che un utente accede a una pagina web. Serve per tenere traccia del traffico.
Dopo circa cinque mesi Cartellopoli è stato riabilitato.
RispondiEliminaDal blog, Proprio così, siamo tornati!, Cartellopoli, 21 aprile 2010
Link:http://www.cartellopoli.net/2011/04/proprio-cosi-siamo-tornati.html