di Salvatore D'Agostino
Salvatore D'Agostino Che senso ha un blog di architettura?
Architettura in Progress Nel mio/nostro caso il blog, assieme ad altre iniziative (vedere la Wiki anti-burocrazia), nasce ed agisce per sopperire alle mancanze della comunicazione universitaria dedicata agli studenti, contaminandola con settori affini: informatica, tecnologia, web. È una sorta di volontariato. In più, la pubblicità finanzia i contest del gruppo fotografico (spontaneo anch'esso) di Valle Giulia. Il motto è: "inutile aspettare, inutile chiedere, facciamo da soli".
L'architettura critica globale dei blog può aiutare l'architetto che costruisce localmente?
L'Architetto locale è vittima in primo luogo delle sue piccole/grandi ambizioni (uno stile di vita troppe volte caricaturale; una mancanza di attenzione verso i più e non solo verso il proprio portfolio) e soprattutto dei propri committenti. Non credo possa essere aiutato. Meglio puntare sugli studenti.
Ma non si perde la sfida con la concretezza del territorio e con l'idea stessa di città?
L'Architetto locale è vittima in primo luogo delle sue piccole/grandi ambizioni (uno stile di vita troppe volte caricaturale; una mancanza di attenzione verso i più e non solo verso il proprio portfolio) e soprattutto dei propri committenti. Non credo possa essere aiutato. Meglio puntare sugli studenti.
Ma non si perde la sfida con la concretezza del territorio e con l'idea stessa di città?
Affacciandomi ora alla finestra, qui a Roma, vedo la sfida già bella che persa. Una possibile soluzione? Inviare migliaia di studenti fuori dall'Italia, in giro per l'Europa e poi farli tornare nel loro Paese. Come nel Giappone dell'epoca Meiji.
Perché spesso sui blog si è intolleranti nei confronti dei 'grandi architetti' mentre accettiamo l'immagine edilizia più bieca e speculativa?
Sui blog, almeno quelli iscritti nel mio aggregatore RSS, non c'è tutta questa intolleranza verso i grandi architetti; basta leggere nella blogosfera le numerose segnalazioni riguardanti i grandi progetti delle archistar. Si è invece critici nei confronti delle persone poco corrette: vedi Fuksas.
Perché spesso sui blog si è intolleranti nei confronti dei 'grandi architetti' mentre accettiamo l'immagine edilizia più bieca e speculativa?
Sui blog, almeno quelli iscritti nel mio aggregatore RSS, non c'è tutta questa intolleranza verso i grandi architetti; basta leggere nella blogosfera le numerose segnalazioni riguardanti i grandi progetti delle archistar. Si è invece critici nei confronti delle persone poco corrette: vedi Fuksas.
24 aprile 2008 (ultima modifica 24 agosto 2012)
In che senso Fuksas è scorretto? Non credi che riesce a fare il suo lavoro anche se straparla?
RispondiEliminaR. Salvi
R. Salvi.. riesce a fare il suo lavoro si. Ma lui che si professa di sinistra e' in realta' uno schiavista. Ecco perche secondo me scorretto.
RispondiEliminaComunque, riguardo agli interventi televisivi sempre piu frequenti:
e' davvero uno psicopatico, forse sta proprio in questo la chiave del suo successo. Solo con i suoi metodi folli puo riuscire a mietere successi in campo internazionale.. e anche grazie al lungo lungo curriculum di porcherie COSTRUITE quando non lo conosceva nessuno.. tra Italia e Francia. Negli ultimi 10 anni ha cambiato registro e grazie a due o tre [100, 200] collaboratori di alta qualita' si e' conservato un posticino di tutto rispetto tra gli architetti contemporanei.
D
Ha risposto il secondo anonimo per me :)
RispondiEliminasecondo me anonimo è la summa del qualunquismo becero architettonico con il quale si critica sempre fuksas... è uno schiavista etc etc etc... ma Anonimo ci ha mai lavorato da Fuksas?
RispondiEliminaIo (altro anonimo...)si e posso dire che è stata un'esperienza molto interessante.
Fuksas non è uno schiavista... è una persona Esigente e Non Indulgente. Gli architetti sfornati dalle università italiane sono al 90% delle pippe e lui agisce di conseguenza.
Per quanto riguarda l'aspetto professionale il suo è più un atelier di artista che uno studio strutturato e posso capire che questo provochi disagio tra molti collaboratori. Inoltre si comporta, con molta intelligenza ed a suo completo vantaggio personale gestendo gli studi differentemente dalle condizioni del paese in cui opera. In Germania ha o aveva uno studio in cui tutti erano ben pagati e fissi (richiesto dal cliente da contratto!) In Italia sfruttanto la normativa nulla agisce di conseguenza. Comunque se sei bravo è in grado di pagarti molto bene (ed in orario a fine mese). Altra cosa. Gli enormi lavori esteri li vince grazie al suo talento anche relazionale al contrario degli altri architetti non italiani che fortunatamente per loro per prendere incarichi hanno istituzioni governative alle spalle. Prima di parlare informatevi. grazie.
Anonimo,
RispondiEliminanel pubblicare i commenti anonimi sto sempre attento a quelli, per inciso, di ‘denuncia’.
L’anonimo D ha lavorato nello studio di Fuksas quindi, anche se personalmente non amo gli strali, ha il diritto di scrivere il suo pensiero.
Saluti,
Salvatore D’Agostino