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29 aprile 2011

0008 [WILFING] Lo status dell’architettura italiana

di Salvatore D'Agostino
«Fb poi definisce una idea di ‘dentro e fuori’ che non esisteva prima. Si sta fuori su Internet o dentro su Fb. Anche qui non ci sarebbe niente di male. Come detto, te ne stai sul divano ad allenare i tuoi quotation fingers. Poi però vedi anche che le citazioni che ti passi e ripassi non è che siano delle cosine ricercate con cura, scovate chissà dove, alla Tanni per dire. In realtà è roba che viene tutta da altri posti chiusissimi tipo quotidiani vari o dalla superficie di Youtube. Insomma la situazione passa dal livello “divano” al livello “divano+aria viziata”». (Luca Diffuse)1
Qualche giorno fa, sull’home di facebook, ho trovato  il sito PastBook che come recita:
«Crea in un click un poster con le foto, i commenti dei tuoi amici, gli aggiornamenti di stato, i link e i video che hai condiviso nel 2010 sul tuo social network preferito!».
Dopo qualche minuto avevo - tra i miei infiniti file - il diluvio di parole, link, contatti, foto pubblicati sul mio profilo. In pratica il mio recente passato in un poster.
Una memoria Web non più visibile a video ma potenzialmente su carta.
Questo episodio mi ha portato a riflettere sulle tre questioni per lo storico contemporaneo che avevo evidenziato in un precedente post:
  • la vita di un link; 
  • la labilità dei supporti dei nostri archivi; 
  • l’espansione dei nostri appunti (privati e pubblici) nel Cloud Computing.
    Facebook è un enorme archivio di memoria, mi è difficile immaginare il lavoro dello storico di domani.
    Da questa immensa memoria prelevo una piccola porzione, lo status di oggi di Francesco Garofalo,2 che come afferma lo stesso autore non ha bisogno di commenti, eccolo:



    HO RICEVUTO QUESTA EMAIL DA DUE AMICI, ARCHITETTI. E' UNO SQUARCIO SULLA NOSTRA QUOTIDIANITA' DIREI CHE HA POCO BISOGNO DI COMMENTI.

    amici...
    vi segnaliamo un ultimo paradossale evento che fotografa lo stato dell'architettura in Italia in esito al concorso abitarEcostruire dopo due anni di corpo a corpo con Promotori e Comune attraversando paludi stigie e castelli kafkiani, regolamenti che cambiano, responsabili del procedimento che cambiano (e anche sviste dei progettisti) abbiamo ricevuto oggi tra le nuove osservazioni l'osservazione maxima...
    Il nostro RUP, dopo aver attentamente studiato il progetto, invierà una richiesta di parere alla commissione edilizia di Pesaro facendo osservare che tre prospetti del nostro edificio hanno le finestre decisamente disallineate mentre al contrario il quarto prospetto (il prospetto C) le ha più allineate.
    Al momento questo (e altri che vi risparmiamo) è uno dei motivi per cui non può rilasciare il permesso di costruire.

    Non abbiamo parole ulteriori

    qualora questo parere dovesse essere messo per scritto (e ci venisse richiesta una nuova modifica sostanziale al progetto), noi chiuderemo qui la nostra vicenda (e rinunciamo all'incarico che ci vede ormai sfiniti e economicamente al di là di ogni ragionevole sforzo), e così gli "uffici tecnici uniti" (U.T.U.?) avranno avuto la loro ennesima vittoria contro l'architettura.

    Evviva le palazzine tutte uguali

    ciao a tutti Luca e Riccardo

    29 aprile 2011
    Intersezioni --->WILFING

    Come usare WA ----------------------------             -----------------------Cos'è WA
    __________________________________________
    Note: 
    1 Luca Diffuse, Facebook, Diffuse Outtakes (blog di Abitare online), 2 febbraio 2011. Qui  
    2 Che ringrazio.

    8 commenti:

    1. salvatore, non ho capito... lo status dell'architettura italiana... o forse sì, divano+aria viziata... poster riassuntivi+bastoni tra le ruote... c#§§o... guardavo fuori della finestra, ho la fortuna di vedere cose che non mi ricordano l'architettura, laggiù sui campi stanno tagliando il foraggio, e poi ripassano col letame, e sento l'odore... pronti a rigirare la terra... penso: forse la merda serve... ma va rigirata sotto terra!
      con stima, marco+

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    2. Marco+,
      amo le epigrafi, ma non nel senso accademico o post moderno (dove la citazione è d’obbligo), ma come estensione di un dialogo.
      Ad esempio: «Ieri mentre leggevo X (un libro, un articolo, un post, una scritta sui muri, un avventore urbano) mi è venuto in mente…»
      Mi rendo che conto dell’accrocchio di questo post - letteralmente un Wilfing - cose trovate nella rete e messe in un post.
      Tutti vertono su un tema - che è un mio cruccio - ‘la memoria Web’.
      A proposito di finestra, qualche giorno fa Hassan (bello il suo blog: Torino anni 10’) mi ha lascito questo commento: « Decenni di scempio ci hanno portati a diffidare a priori. E' certamente un peccato, perché negando a priori i progetti ci si nega anche il futuro. Lo riconosco. Nel caso specifico, vorrei farmi un'opinione più profonda.

      Probabilmente, la costruzione di un arcipelago urbano esterno al mondo televisivo è la fatica gioiosa che ci aspetta. Insomma, se si vuole capire un Paese forse è meglio viaggiare in seconda classe. Se la prima classe è finta, poi, direi che non ci sono dubbi: è proprio questo che ci serve».
      Condivido, bisogna viaggiare in seconda classe per capire questo paese, ma non è il tema di questo post.
      :-)
      Saluti (buon fine settimana),
      Salvatore D’Agostino

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    3. io non so, forse non ho letto bene, in parte concordo con marco+, però penso che le cose sporche e differentemente odorose dovremmo cominciare anche a tenerle tra le mani e poi si collocarle dove devono stare, concime a livello del terreno, rifiuti nella raccolta differenziata, eccetera ...
      ma quello che invece mi perplime è un mettere le cose su un piano panoramico e schiacciato che impedisce la percezione di livelli, il grande poster, facebook, l'architettura
      ecco, io immagino ancora l'architettura come una specie di letame, e questo nella realta attuale mi manca moltissimo, i forum di architettura invece, su facebook e fuori, sono quasi sempre un'accozzaglia di ghiricori verbali e cavilli del tutto insostanziali, manca completamente la dimensione del fare (e lo sapete perchè l'ho già detto varie volte, dell'inventare)
      salvatore, teniamoci forse un po' più alla larga dagli assemblaggi vagamente indiscriminati di piani, che non sono dadaisti e non aiutano a mio parere la visione reale delle cose, come invece fa mirabilmente la tua finextra, dove inserisci schegge di contemporaneo e se ne possono percepire i valori e le aberrazioni
      scusa se mi sono permessa, magari ho scritto solo stupidaggini
      buon primo maggio a tutti!
      c

      (...ora il vero ostacolo è copiare correttamente la parolina del codice di sicurezza!)

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    4. Tracciamenti,
      no, mi rendo conto che il post è un po’ caotico, sicuramente scritto male.
      Il poster di FB mi ha riportato sul tema (in qualche modo la traccia del mio blog) della memoria.
      Facebook è una bacheca dove lasciamo traccia delle nostre idee quotidiane.
      Apparentemente cose di nessun valore.
      Ricordo un libro di Jacques Derrida ‘Sproni’, basato su un appunto lasciato su un pezzettino di carta totalmente privo di senso, da Friedrich Nietzsche.
      Francesco Garofalo è stato il curatore del padiglione italiano dell’edizione precedente a quella di Luca Molinari.
      Usa fb per fissare degli appunti (condivisi con degli amici) e riflettere su alcuni temi.
      Una sorta di blog-chiuso.
      Il poster mi ha richiamato la figura dello storico di domani.
      Storico che dovrà barcamenarsi nei meandri di testi scritti con software non più in commercio o piattaforme Web dismesse.
      Una semplice proiezione, giocata con il termine stato/status.

      Buon primo maggio anche a te,
      Salvatore D’Agostino

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    5. cara tracciamenti, "manca completamente la dimensione del fare..." ... e già!
      poi c'è anche chi qualcosa fa', e non lo da' a vedere... e pertanto bisogna avere più occhi per osservare oltre il caos... il letame nei campi lo sento anche per l'odore... mi sto' allenando anche per l'architettura...

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    6. Salvatore ti leggo solo ora. Che qui la dimensione del fare mi prende continuamente a schiaffi. Anche con una certa precisione. Come stai? E poi, certo, grazie della citazione. Mi sembra ancora che il pezzo su fb non fosse male. Soprattutto questa settimana che mi sento così a corto di argomenti. sarà che nel giro di due giorni ho incontrato 3-4 persone così radicalmente brave. Vabbè. Baci a tutti.

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    7. Marco+,
      il ‘fare’ nasconde mille sfumature.
      Dalle mie parti (perdona i miei riferimenti locali) si lavora sodo ma in modo sbagliato e con logiche deleterie.
      Qui il ‘fare’ ha completamente perso la dimensione ‘etica-sociale’ (forse mai avuta).
      Una dimensione che cerco di ricostruire ex-novo; l’identità del fare del mio intorno reitera canoni autodistruttivi.
      Saluti,
      Salvatore D’Agostino

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    8. Luca,
      in verità mi sono ripresto da poco da un’influenza da ‘divano+aria viziata’.
      Felice dei tuoi incontri.
      Amo inserire gli ‘incisi’ non in senso accademico ma come istantanee di un viaggio o se preferisci di una camminata.
      Più che una stanza tutta per me (citazione tronfia) amo una piazza tutta per noi aperta agli incontri (Luca Diffuse dice…).
      Un saluto,
      Salvatore D’Agostino

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