di Salvatore D'Agostino
Cercando informazioni su 'Jean Clair musei' su Google il primo link di riferimento è stato il blog di Emmanuele Pilia, una scoperta, vorrei consigliarlo a chi vuole capire l'influenza delle tecnologie digitali sull'architettura. Niente di complicato o sofisticato solo un mondo di relazioni, dialoghi, interviste tra studenti e non solo ecco alcuni frammenti:
«[...] Diventerebbe una sorta di Architettura 2.0: come nel web collaborativo dove tanta gente non si conosce e fanno cmq tante cose insieme. Ecco, immagina se un edificio lo montassero tante persone che non si conoscono… Un po' come le città ora… Oddio ora che mi ci fai pensare: non è che wikipedia abbia copiato il metodo chiave dell’urbanistica medievale?»;
«[...] Sai mi fanno molta rabbia (o tristezza? chissà!) quei tipi che parlano tanto di creatività e che però si limitano semplicemente a fare cose strane… Ecco, sarà una gran vittoria non cadere né nel tecnicismo totale, per quanto affascinante, né nell’ingenuismo post moderno…»;
«(Maurice Nio) I think there should be no restrictions with the way we design, we should design with what we like, everything is ok as long as the process is followed.»PEJA TransArchitecture research
10 maggio 2008
Non credo nelle potenzialità dell'Architettura 2.0 mi sembra la moda del momento
RispondiElimina:-( GaGG
Ehi, grazie per la pubblicità e soprattutto per l'apprezzamento! Ci rileggiamo...
RispondiEliminawww.piliaemmanuele.wordpress.com
Caro Emmanuele non è pubblicità solo curiosità e spirito di ricerca. Il tuo punto di vista andava indagato. Rileggiamoci.
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