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Visualizzazione post con etichetta Mauro Francesco Minervino. Mostra tutti i post
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10 luglio 2014

0010 [HERESPHERE] Mauro Francesco Minervino | Benvenuti nell’era del realismo da divano

di Salvatore D’Agostino 

Succede che, un video amatoriale pubblicato su YouTube possiede il canone del giornalismo del nostro tempo ovvero la capacità di trasformare una notizia in evento mediatico. Non importa il tipo di notizia perché, superata la soglia da notizia in evento, tutto si confonde: l’inaspettata sconfitta del Brasile, le confessioni del nuovo presunto mostro dell’adolescente Yara Gambirasio e il presunto inchino, davanti la casa di un veterano dell’ndrangheta, della statua della Madonna a Oppido Mamertina diventano gli eventi necessari per proiettare, nei diversi contenitori di massa, il realismo più redditizio per un’economia dell’informazione basata sulla quantità di ascolti o di accessi web o copie vendute. Dal momento in cui la notizia supera il limite e si trasforma in evento inizia il tormentone, fino all’arrivo di un’altra notizia-evento, spalleggiato dai migliori opinionisti. 
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15 ottobre 2013

Mauro Francesco Minervino: Who lives in Calabria, plays with fire and has a short memory



I am still seeking a way to get my bearings in the world. For this reason I write books that are born in the open, on the move, from a journey, from the road - books that themselves resemble journeys, roads, meetings and unforeseen encounters that arise from unusual, fragmented routes. I do this to "bring back into reality our perceptions, ever more deprived of spatial awareness, that is, of the capacity to move in a three-dimensional world". I remain convinced that in this world, by regaining the ability to see a "depth of field", through a "different spatial and perceptive ecology, our three-dimensional capacity may be revived, or at least may not be totally extinguished" (M. Belpoliti).

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3 settembre 2013

Mauro Francesco Minervino: Chi vive in Calabria, chi gioca col fuoco, chi ha scarsa memoria


Pubblico un breve estratto dell'intervento che il dromofilo Mauro Francesco Minervino terrà domani 4 settembre al Festival di letteratura di Mantova, tenda Sordello (nella mappa punto 9) alle ore 18.00. 



Mauro Francesco Minervino

   Cerco ancora un modo per orientarmi nello spazio del mondo. Perciò scrivo libri che nascono allo scoperto, in movimento, da un viaggio, dalla strada, che somigliano essi stessi a viaggi, strade, a incontri e relazioni impreviste che nascono da percorsi insoliti e accidentati. Lo faccio per “riportare su un piano di realtà le nostre percezioni, sempre più deprivate di competenze spaziali, ovvero delle capacità di muoversi in un mondo a tre dimensioni”. Resto convinto anch’io che in questo modo, riconquistando la visione alla “profondità di campo”, con una «diversa ecologia percettiva e spaziale, la nostra competenza tridimensionale potrà risorgere, o almeno non spegnersi del tutto» (M. Belpoliti). Per cercare di ricordare quello che vedo, per tentare di venire a capo di quello che leggo del mondo, nonostante tutto, privilegio ancora l’esperienza dei sensi nella dimensione del reale, il movimento nel tempo e nello spazio, a tre dimensioni. Lo “stato in luogo” di cose e persone è il condensato di questa esperienza, l’oggetto che per me assomma e riproduce ogni realtà, ogni ricordo sensibile del mondo e del suo essere FACTUM, VOLUMEN.
   Penso a un libro che racconta i luoghi e le persone così come sono adesso, privilegiando la dimensione del viaggio e il racconto di esperienze sul campo, di sguardi e narrazioni sul contemporaneo al Sud. Penso a un libro di luoghi e persone, di “movimento e passione”. 

28 maggio 2012

0007 [MEDIA CIVICO] La misura e il contorno a vasto respiro di Luciano Marabello

di Salvatore D’Agostino 

Prima di questo tweet: 
qui
non conoscevo il blog corpodellecose di Luciano Marabello. Un heresphere possente come scrive Hassan Bogdan Pautàs l’ho subito disturbato con po’ di mail.










11 maggio 2012

0029 [A-B USO] Mauro Francesco Minervino | Statale 18 | Quarta parte

di Salvatore D’Agostino

prima, seconda e terza parte

«Mentre attraverso questo sud della città a nastro capisco anche perché posti così per essere raccontati non hanno più bisogno della penna eclettica dei viaggiatori stranieri o di quella molto meno alata degli inviati speciali. Le didascalie dei viaggiatori a cottimo degli inserti turistici, le rubriche estive dei giornali sono spazzatura. Nel contemporaneo Gran Tour di questa nuova miseria che si disegna sui bordi delle statali alle latitudini del sud si scrive, o si riscrive, fuor di letteratura e di apologo antropologico. Basta registrare lo sguardo riflesso dei luoghi». (Mauro Francesco Minervino)1

Mauro Francesco Minervino è un antropologo calabrese che non ha bisogno di andare lontano per le sue ricerche poiché il luogo dove vive e delle sue quotidiane osservazioni è la diciottesima statale italiana che da anni percorrere senza sosta. In fondo a sud, La Calabria brucia e Statale 18 sono i libri dove ha riportato le sue analisi, l’intervista che seguirà è divisa in più parti (, e ) poiché le risposte, ampie e dettagliate, meritano pause di riflessioni più che letture veloci senza area di sosta.


8 maggio 2012

0028 [A-B USO] Mauro Francesco Minervino | Statale 18 | Terza parte

di Salvatore D'Agostino
primaseconda e quarta parte
«Mentre attraverso questo sud della città a nastro capisco anche perché posti così per essere raccontati non hanno più bisogno della penna eclettica dei viaggiatori stranieri o di quella molto meno alata degli inviati speciali. Le didascalie dei viaggiatori a cottimo degli inserti turistici, le rubriche estive dei giornali sono spazzatura. Nel contemporaneo Gran Tour di questa nuova miseria che si disegna sui bordi delle statali alle latitudini del sud si scrive, o si riscrive, fuor di letteratura e di apologo antropologico. Basta registrare lo sguardo riflesso dei luoghi». (Mauro Francesco Minervino)1
Mauro Francesco Minervino è un antropologo calabrese che non ha bisogno di andare lontano per le sue ricerche poiché il luogo dove vive e delle sue quotidiane osservazioni è la diciottesima statale italiana che da anni percorrere senza sosta. In fondo a sud, La Calabria brucia e Statale 18 sono i libri dove ha riportato le sue analisi, l’intervista che seguirà è divisa in più parti ( e ) poiché le risposte, ampie e dettagliate, meritano pause di riflessioni più che letture veloci senza area di sosta.


21 aprile 2012

0027 [A-B USO] Mauro Francesco Minervino | Statale 18 | Seconda parte

di Salvatore D'Agostino
primaterza e quarta parte 
«Ci vuole il senso della bellezza per cancellare le brutture, per restituire integrità e incanto ai luoghi. Ci vuole la forza dell’immaginazione, che non basta mai. Che qui, in fondo a tutto, è la cosa più faticosa da salvare». (Mauro Francesco Minervino)1
Mauro Francesco Minervino è un antropologo calabrese che non ha bisogno di andare lontano per le sue ricerche poiché il luogo dove vive e delle sue quotidiane osservazioni è la diciottesima statale italiana che da anni percorrere senza sosta. In fondo a sud, La Calabria brucia e Statale 18 sono i libri dove ha riportato le sue analisi, l’intervista che seguirà è divisa in più parti ( e ) poiché le risposte, ampie e dettagliate, meritano pause di riflessioni più che letture veloci senza area di sosta.



12 aprile 2012

0026 [A-B USO] Mauro Francesco Minervino | Statale 18 | Prima parte

di Salvatore D'Agostino
seconda,  terza e quarta parte
«In soli 15 anni (fra il 1990 e il 2005) in Calabria sono stati edificati 269.560 ettari pari al 26,13 per cento dell’intero territorio regionale. [...] È sempre più chiaro che se non si inverte questo modello di “accumulazione primitiva” non si riuscirà a bloccare il degrado, non solo ambientale, della regione». (Mauro Francesco Minervino)1
Mauro Francesco Minervino è un antropologo calabrese che non ha bisogno di andare lontano per le sue ricerche poiché il luogo dove vive e delle sue quotidiane osservazioni è la diciottesima statale italiana che da anni percorrere senza sosta: «La mia vita spesso è un giro a vuoto. Il mio mondo un ago in un groviglio di strade».2

In fondo a sud, La Calabria brucia e Statale 183 sono i libri dove ha riportato le sue analisi, l’intervista che seguirà è divisa in più parti (,   e ) poiché le risposte, ampie e dettagliate, meritano pause di riflessioni più che letture veloci senza area di sosta.

24 marzo 2011

...a proposito della statale 18, 27 visite europee a domicilio e archphoto 2.0...

di Salvatore D'Agostino

... statale 18,

 ...da leggere: Mauro Francesco Minervino, Statale 18, Fandango, 2010.

«Oggi un antropologo non ha bisogno di andare lontano, basta girare nei dintorni della propria casa per trovarsi di fronte a un paesaggio anomalo. Il territorio come caso clinico, questo è il tema. Minervino con sdegno accorato ci dice che i calabresi stanno rovinando la Calabria e non è colpa solo dei mafiosi, ma di una mentalità diffusa nella stragrande maggioranza dei cittadini». (Recensione di Franco Arminio qui)