30 dicembre 2010

Il più bel blog di architettura di sempre

di Salvatore D'Agostino

Qual è il più bel blog di architettura di sempre?

Eccolo: il suo indirizzo è http://iostudioarchitettura.splinder.com/ registrato su blogbabel come Architettura irrazionale e su Wikio irrazionalMEnte arkitettonica


L’autrice si firma arki ma in realtà si chiama Maddalena. Il 4 aprile 2007 ha compiuto 28 anni e vive - o forse ha vissuto - a Genova.


«Leggo i blog che leggo, così come sto leggendo il tuo – confessa a Mitì Vigliero - perché è bello scoprire determinate cose di persone che se magari le incontrassi per la strada non mi darebbero modo di “leggerle”».

Alla domanda a che serve un blog per un aspirante architetto?
Risponde con il post del 18 luglio 2007:

«Un blog per me e un blog per chiunque legga. Per chiunque ho incontrato, per chiunque sia inciampato in me in questi mesi.
Un blog per me, soprattutto.
Testimoniato dal fatto che è una delle poche cose in cui ho dimostrato COSTANZA. Un blog insomma. Per qualcuno solo una pagina sul web. Per me un parco giochi. Un angolino nascosto. Una pagina immaginaria di carta che resta, di cui non ha mai voluto cancellare niente, insulti compresi.
Come un'orma che resta sulla sabbia.
Che forse non ti sa dire dove vai.
Ma ti ricorda da dove arrivi». 

Nasce domenica 18 febbraio 2007 alle 22:41: «Il blog è in costruzione… ma attivo direi :-)» e viene sospeso mercoledì 13 febbraio 2008 alle 23:26: «La_Mad: modalità_insofferente
(stà abbastanza bene e spera di tornare presto a baciare ognuno di voi)». 


Il blog, nato per raccontare il suo percorso di studi, devia:

«Stavo pensando di cambiare template... e qui chiedo aiuto a voi..... farlo o non farlo????
Questo blog è nato con la pura intenzione di parlare di architettura... e strada facendo ho scoperto di avere bisogno invece di parlare soprattutto di me.... Questo template era nato da me: è stato il mio primo esperimento in fatto di template... e infondo mi spiace buttarlo....
»

Maddalena, in un anno, racconta dei suoi esami, di Genova, dell’amore, del sesso, di un lavoro per una villetta, dei vestiti da indossare, di feste, compila liste, partecipa ai forum, s’incazza, s’infervora, s'entusiasma, consiglia un libro di architettura:

«C'è un libro figherrimo che vorrei consigliare a coloro che si interessano di arkitettura, ma non solo.
Il titolo di questo libro di Anna Barbara è "Storie di architettura attraverso i sensi".
E' un libro che personalmente mi ha illuminato, che insegna a guardare all'architettura in un modo diverso, in un modo spirituare.
Attraverso brevi racconti, frasi tratte da libri, immagini e poesie ci viene raccontata un'architettura che non si esaurisce guardandola, ma va annusata, toccata, ascoltata.....
Nell'analisi di architetture famose o di intere città scendono in campo tutti i sensi.
Ecco allora che esistono architeture "di nebbia", architetture "amniotiche", architetture "aurorali", "salti di percezione", "materie iconiche", architetture che ci inebriano "sotto i colpi dei sensi", la sensazione di "luna nel pozzo" e così via».

ai giovani studenti consiglia di:

«Essì. Viviamo in un Paese dove, al massimo, ti concedono di avere un titolo. Tu studi per anni cose che non ti servono a nulla.... solo ad appendere al muro quel foglio di carta che ti fa costruire una casa, per esempio.
Ti dà la possibilità di farlo, se vogliamo essere onesti.
Poi entri a lavorare in uno studio: tu con la tua media del 29 a tre esami dalla laurea... e scopri che non sai fare una emerita cippa. Certo, hai dato esami per cui hai progettato un teatro galleggiante e tutta la passeggiata di uno dei più rimomati paesi della costa, hai progettato un museo e cazzi e mazzi..... ma non hai la più pallida idea di come sopraelevare un tetto o fare un garage. Le cose per cui la gente ti cercherà nella vita, a meno che tu non abbia il culo e il talento di un Renzo Piano. Io a talento (ipoteticamente) potrei cavarmela. Ma il culo non è mai stato il mio forte».

e protesta contro una possibile legge antiblog firmata da Romano Prodi:

«Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro».

Il 22 settembre 2007, digita per noia www.scazzi.it è trova questa frase:

«La vita è come un sito web: solo i migliori
sono in grado di scriversi da soli l'intero codice,
la maggior parte delle persone usa un layout preimpostato».

Il template è una sua piccola ossessione, e forse, prima di abbandonare queste pagine Web, modifica il suo HTML creando il più bel blog di architettura.


Tre anni fa esattamente il 30 dicembre del 2007 scriveva:

«La tinta in testa. Persone che già vagano per la casa. Un albero di natale che, ora, intralcia. La cucina che è già un casino. Un top di paillettes eterissimo. Assaggiare i cocktail, perché devono essere buoni. Il frigo già pieno. La tinta che inizia a colare. Ennesima sigaretta. Una persona che avrei dovuto invitare, far venire qui. Un anno che se ne va. Un anno: iniziato con un capodanno in paradiso. Un anno che finirà fra nuovi amici. Un anno: le usuali lacrime, le risate che aprono il cuore, le brutte notizie, la sfiducia e la diffidenza, l'incontro con Lei, il sole sulla pelle, il naso rotto a sciare, nuotate con la testa sott'acqua a sentire quella sorta di liquido amniotico che ti riporta a CASA, un lavoro che alla fine è pura gloria, esami dati, un'amica che non credevo di trovare, viaggi in treno... che non arrivi mai, serate a far mattino finite a mangiare kebab, un blog: questo blog, le tapparelle che quando le tiri su ti manca ancora il fiato, due cuscini nuovi a righe, i primi capelli bianchi, due forse tre influenze, una nuova stella cometa, bicchieri di vino, lasagne fatte in casa, un nuovo computer, la delusione...... un anno.
E quando ci penso, ogni tanto ci penso, mi chiedo cosa ci sia da festeggiare in un anno che se ne va.
Ma poi conviene far festa.
Per ingraziarsi l'anno che arriva?
Perché ogni occasione è buona per far festa?
.... perché a volte è solo importante sentirsi in festa.

BUON 2008 A TODOS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!»

Adesso, 30 dicembre 2010, omaggiato il più bel blog di architettura di sempre, aggiorno l’augurio di Maddalena:

BUON 2011 A TODOS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 
30 dicembre 2010


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