Perdendo la sua peculiarità di appunti condivisi, una variante del blog è la promozione di un'idea. Il sito Architettura di pietra pubblica (il libro omonimo è consultabile on-line) e pubblicizza una ricerca, mediando attraverso il blog con gli utenti. Sembra inutile spiegare il contenuto dato che Architettura di pietra si presenta sin dal suo titolo come un manifesto di retroguardia.
22 giugno 2008
Intersezioni ---> MONDOBLOG
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Note:Pubblicato sulla presS/Tletter n. 24-2008
Bella pubblicità gli hai fatto...
RispondiEliminaAd ogni modo anche io leggo quel blog, anche se penso che a breve smetterò di farlo: è molto autoreferenziale e raramente da spunti veri e propri...
Anche se debbo dire che è tenuto in modo veramente professionale, ed il fatto che sia un blog che crea contenuti inediti sia un gran pregio...
A presto!
www.piliaemmanuele.wordpress.com
Ciao a tutti, sono colui che si occupa dietro le quinte di Architetturadipietra.it, non dei contenuti, ma della loro gestione. Il progetto è nato da un'idea mia e dell'autore dell'omonimo libro, Prof. Acocella, con l'intento di realizzare una piattaforma di condivisione, un progetto d'intelligenza comune.
RispondiEliminaNon credo sia autoreferenziale, se non nella categoria recensioni o dove si rieditano parti del testo, ma questo hanno il solo obiettivo di stimolare il dibattito, obiettivo che incontra sempre molte resistenze sia in ambito accademico che professionale, quasi ci fosse una sorta di gelosia e protrezionismo.
Credo che l'estrema specializzazione del blog rappresenti allo stesso tempo il limite e il punto di forza del progetto.
Fabrizio
Pilia,
RispondiEliminacontinua ad essere un professionale blog ‘monolitico’.
Saluti,
Salvatore D’Agostino
Fabrizio Galli,
RispondiEliminaperdona la risposta tardiva.
Credo anch’io che “l'estrema specializzazione del blog rappresenti allo stesso tempo il limite e il punto di forza del progetto” ma non capisco come ‘architettura di pietra’ strutturalmente possa essere “una piattaforma di condivisione, un progetto d'intelligenza comune”.
Saluti,
Salvatore D’Agostino