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26 giugno 2024

Cose dentro cose

di Salvatore D'Agostino

Ogni fine mese nel nostro studio ci riuniamo per discutere temi di architettura coinvolgendo spesso autori diversi, non necessariamente architetti, per mantenere una prospettiva fresca e aperta. Questo approccio ci aiuta a evitare di chiuderci in un narcisismo soffocante. Questo mese abbiamo scelto di riflettere sul tema delle 'cose dentro le cose', ispirati dalle parole del geografo Franco Farinelli: 

«Succede che si è innanzitutto costretti a rinunciare a ogni modello del funzionamento del mondo di tipo esclusivamente spaziale, vale a dire fondato sull'esistenza di un intervallo standard che consenta di tenere distinti il soggetto dall'oggetto, entrambi fissi e immobili. E perciò si è costretti prima d'altro a riscoprire che il mondo non si compone di cose che stanno più o meno lontane o vicine l'una rispetto all'altra, come ci ha convinto la cultura occidentale dalla modernità in poi, ma piuttosto di cose che stanno l'una dentro l'altra.*»

Questo tema è stato per me una costante fonte di osservazione e riflessione per anni. Essendo in programma un mio soggiorno in Sicilia la prossima settimana, ho invitato Isidoro Pennisi a unirsi alla nostra discussione interna nella sede temporanea del nostro studio di Catania. Affascinato dal tema, Isidoro ha proposto di estendere la discussione in una conferenza pubblica, organizzata presso l'Ordine degli Architetti di Catania, in Largo Paisiello n. 5, dalle ore 16.00 alle 19.00. 

Se vi trovate in zona, sarebbe un piacere incontrarvi.

Things within things

di Salvatore D'Agostino
    At the end of every month in our studio, we gather to discuss architectural themes, often involving different authors, not necessarily architects, to maintain a fresh and open perspective. This approach helps us avoid becoming enclosed in suffocating narcissism. This month, we've chosen to reflect on the theme of 'things within things', inspired by the words of the geographer Franco Farinelli:
«It happens that one is first and foremost forced to give up any model of the world's functioning that is exclusively spatial, that is, based on the existence of a standard interval that allows keeping the subject separate from the object, both fixed and immobile. Thus, one is forced to rediscover that the world does not consist of things that are more or less distant or close to each other, as Western culture from modernity onwards has convinced us, but rather of things that exist within each other.*»
    For years this theme has been a constant source of observation and reflection for me. With a planned stay in Sicily next week, I have invited Isidoro Pennisi to join our internal discussion at the temporary headquarters of our studio in Catania. Captivated by the theme, Isidoro has proposed extending the discussion into a public conference, organized at the Order of Architects of Catania, at Largo Paisiello no. 5, from 4:00 PM to 7:00 PM.
    If you are in the area, it would be a pleasure to meet you.

24 giugno 2024

0015 [WILFING] Dove eravamo rimasti?

di Salvatore D'Agostino
Che cos’è un blog per un architetto è evidente dalla stasi di queste pagine.
Come ho scritto più volte* * * *, un blog per un architetto è un'estensione del tavolo di disegno, un luogo per annotare idee, riflettere su quelle altrui, e avviare dialoghi con altri architetti, scrittori, fotografi, artisti e commentatori. Essendo un blog senza redazione, la frequenza degli articoli/post dipende dal tempo disponibile dell'autore, sia fisico che mentale.
Wilfing Architettura è nato anche con l'intento di esplorare il cambiamento della scrittura architettonica nel passaggio dal cartaceo al digitale. Ho interrogato i protagonisti di questo periodo non per 'tassonomizzare' o 'almanaccare', né per 'dimostrare una tesi' su un processo, ma per stratificare la storia raccontandola mentre avveniva.
Il silenzio di Wilfing Architettura in questi anni è stato causato dal trasloco fisico da Leonforte, un piccolo paese della provincia di Enna, a una città quasi metropolitana come Milano. Ricreare uno studio di architettura e fare casa non è stato semplice, ma ora che ho 'una stanza tutta per me', posso rendere nuovamente pubblico il mio tavolo di disegno.
Dunque, dove eravamo rimasti?
Dopo quasi otto anni, riprendere queste pagine significa riconnettersi con un altro mondo, dato che il blog sembra ora archeologia informatica, almeno nel modo in cui era usato nei suoi anni più attivi.

0015 [WILFING] Where were we?

di Salvatore D'Agostino

A blog for an architect is clearly evident from the stasis of these pages. As I have written many times* * * *, a blog for an architect is an extension of the drafting table, a place to jot down ideas, reflect on those of others, and initiate dialogues with other architects, writers, photographers, artists, and commentators. Being a blog without an editorial team, the frequency of articles/posts depends on the author's available time, both physical and mental.

Wilfing Architettura was also created with the intent to explore the change in architectural writing from paper to digital. I have questioned the protagonists of this period not to 'taxonomize' or 'almanac,' nor to 'prove a thesis' on a process, but to layer history by telling it as it happened. The silence of Wilfing Architettura in recent years was caused by the physical move from Leonforte, a small town in the province of Enna, to an almost metropolitan city like Milan. Recreating an architectural studio and settling in was not simple, but now that I have 'a room of my own,' I can make my drafting table public again.

So, where were we?

After almost eight years, resuming these pages means reconnecting with another world, as the blog now seems like computer archaeology, at least in the way it was used in its most active years.