tag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post8207180284755878917..comments2024-03-03T21:03:22.671+01:00Comments on WILFING ARCHITETTURA: 0029 [MONDOBLOG] Reti e relazioni digitaliSalvatore D'Agostinohttp://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-23813392346686896682010-05-16T18:44:38.198+02:002010-05-16T18:44:38.198+02:00Carlo,
poni l’accento su un aspetto interessante l...Carlo,<br />poni l’accento su un aspetto interessante le ‘stringhe’ o i codici del progetto.<br />Le stringhe sono il DNA di un progetto, ovvero contengono le informazioni genetiche dell’oggetto architettonico.<br />Informazioni genetiche che iniziano dal DNA di un luogo. Che sia chiaro escludendo il concetto del genius loci (il carattere del luogo) e pensando alle coordinate specifiche (site specific) di un luogo.<br />Coordinate ‘ in transizione’ diacroniche (informazioni delle dinamiche evolutive), diatopiche (inf. dinamica temporale), diamesiche (inf. dinamiche dei mezzi utilizzati, lettura spesso trascurata ma fondamentale per capire la logica dell’architettura delle stringhe, ricordi qualcuno dedicò ai mezzi un’importante studio dicendo ‘Il mezzo è un messaggio’) e diafasiche (l’uso del linguaggio secondo i contesti ovvero le tesi di OLTRE IL SENSO DEL LUOGO).<br />Ciò che mi affascina sono le mutazioni delle ‘stringhe di un progetto’ una volta che l’edificio perde la dimensione della matrice ‘ideale’ (disegno) e diventa materia ovvero organismo vivente con DNA autonomo.<br />Saluti,<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-73459119009350323362010-05-13T13:31:08.989+02:002010-05-13T13:31:08.989+02:00Articolo molto interessante e di cui condivido sia...Articolo molto interessante e di cui condivido sia le domande che le risposte.<br />Vorrei intervenire prendendo spunto dall'affermazione di Renzo Piano:<br />«Le giovani generazioni di architetti dovrebbero smettere di giocare con i computer a fare cose sempre più strampalate, sempre più strane, tutti sanno fare forme nuove, questa storia delle forme nuove, non se ne può più! Non è difficile trovare delle forme nuove è difficile trovare forme nuove che abbiano un senso strutturale, estetico, sociale. Il vero terreno fertile d’ispirazione del secolo che si apre è la fragilità della terra. È il fatto che il linguaggio del costruire dovrebbe essere un linguaggio di architettura che dialoga con l’ambiente, che vive, che respira in cui cuore batte il ritmo della terra» Renzo Piano [6]<br /><br /><br />E' vero: quasi tutti sono in grado di fare forme nuove, così come dato un numero, esisterà sempre un numero più grande, quindi diverso. <br />Ma la forma non è solo il numero, così come il risultato di un algoritmo non è l'algoritmo.<br />Dal mio punto di vista non è opportuno interrogarsi sulla forma in quanto tale, ma sul processo che l'ha generata.<br /><br />Gli strumenti odierni permettono di tracciare alcuni semplici processi, mostrando solo un infinitesimo delle connessioni che portano alla generazione del manufatto.<br /><br />Il talento e l'ingegno sono "strumenti" eccezionali: chi li ha, padroneggia quasi istintivamente i processi ideativi e realizzativi che portano al completamento di un'opera di architettura.<br />Ma la possibilità di svelare, attraverso tecniche di modellazione adattiva, alcune delle dinamiche che hanno portato alla risoluzione di un problema, amplia le possiblilità di chiunque debbe risolvere problemi simili.<br />Come negli esseri viventi l'evoluzione è il frutto di trascrizioni di "stringhe" di codice in seguito a mutazioni, così per l'architetto l'evoluzione dovrebbe essere la capacità di leggere nella soluzione precedente qualcosa che possa aiutarlo a risolvere un problema nuovo. <br />E l'architetto "digitale" ha il semplice vantaggio di poter "leggere" alcune di queste stringhe di codice, gli script appunto, e farne l'uso che desidera adattandolo al caso particolare.<br /><br />Si tratta di una grande possibilità ma anche di una grande responsabilità: la capacità di scegliere la soluzione ottimale dipende da un numero indefinito di altre questioni, ma se ben sfruttata, la possibilità di tracciare ed attingere in maniera diretta ad alcuni dei processi generativi offra prospettive notevoli.K4rl33https://www.blogger.com/profile/07883857823324604790noreply@blogger.com