tag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post6895141939235184705..comments2024-03-03T21:03:22.671+01:00Comments on WILFING ARCHITETTURA: 0431 (finExTRA) 17 agosto 2010---> OTTIMISMO [19] Francesco Cossiga e la dottrina del bastoneSalvatore D'Agostinohttp://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-86864537801926068482010-08-21T18:09:38.337+02:002010-08-21T18:09:38.337+02:001° rapporto da facebook
Francesco Alois:
Non mi...1° rapporto da facebook<br /><br />Francesco Alois: <br /><br />Non mi è mai piaciuto e non mi piacerà mai. <br /><br />Salvatore D’Agostino: <br />--->Francesco<br />Perdona questa citazione.<br />Rileggendo la ‘Società dello spettacolo’ di Guy Debord e leggendo per la prima volta i suoi ‘commentari’ ho trovato questa frase: «L’Italia riassume le contraddizioni sociali del mondo intero, e tenta, nel modo che si sa, di amalgamare in un solo Paese la Santa Alleanza repressiva del potere di classe, borghese e burocratico-totalitario, che già funziona apertamente su tutta la superficie della Terra, nella solidarietà economica e poliziesca di tutti gli stati; sebbene, anche là, non senza qualche discussione e qualche regolamento di conti all’italiana. Essendo per il momento il Paese più avanzato nello slittamento verso la rivoluzione proletaria, l’Italia è anche il laboratorio più moderno della controrivoluzione internazionale. Gli altri governi sorti dalla vecchia democrazia borghese pre-spettacolare guardano con ammirazione al governo italiano per l’impassibilità che esso sa conservare al centro tumultuoso di tutte le degradazioni, e per la tranquilla dignità con la quale siede nel fango. È una lezione che avranno da applicare a casa per un lungo periodo».<br />Riassume ciò che io penso di Francesco Cossiga tra gli artefici principali del nostro degrado sociale e politico.<br />Buona giornata <br /><br />Francesco Alois: <br />Concordo <br /><br />Salvatore D’Agostino: <br />Dimenticavo Debord scriveva questo nel 1967.<br />Possiamo stabilire una data (almeno per l'architettura) del declino dell'italia?<br />Io azzardo il 1955-1963 la prima data si riferisce al concepimento del libro di Italo Calvino la 'Speculazione edilizia', la seconda di pubblicazione. Quindi '1960' cioè 50anni di devastazione 'senza se e senza ma' (per usare un termine digeribile dai politici). <br /><br />Francesco Alois: <br />Nel 1967... e non lo considero lungimirante, perché a quel peggio descritto non abbiamo voluto porre rimedio. Era un'analisi lucida di quel periodo...<br />Architettura: faccio mea culpa: non ho mai letto "La speculazione edilizia" e mi riprometto di farlo. Negli anni '60 la "corrente" radicale, ha manifestato il desiderio di fuggire dal consueto attraverso architetture "violente", scagliate letteralmente come spade a dilaniare le comode certezze della consuetudine. Parlo di Superstudio ed Archizoom. Mi pare questo il segno tangibile di una crisi dalla quale l'Italia non è mai uscita, ma che, viste le basi era già nell'aria da prima degli anni '60. Mi pare giusto segnare il 1960 (anche se è nel '66 che si forma Superstudio) come data "ufficiale" dell'inizio della devastazione socio-culturale dalla quale non si ha la forza o la voglia di uscire. <br /><br />Salvatore D’Agostino: <br />Come ti dicevo 'La speculazione edilizia' è stato scritto nel 1955 ti piacerà senz'altro il personaggio principale Pietro Caisotti. Uno scaltro imprenditore dell'entroterra ligure con segretaria sedicenne al suo seguito. <br /><br />Salvatore D’Agostino: <br />Mi viene un dubbio forse occorre postdatare al 1955. Poiché un altro libro cardine è stato edito nel 1956 ovvero 'Vandali in casa' di Antonio Cederna.Salvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.com