tag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post1578264807304057411..comments2024-03-03T21:03:22.671+01:00Comments on WILFING ARCHITETTURA: 0009 [FUGA DI CERVELLI] Colloquio Polonia ---> Italia con Aleksandra JaeschkeSalvatore D'Agostinohttp://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comBlogger17125tag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-87715560638472758842010-04-01T10:13:08.887+02:002010-04-01T10:13:08.887+02:00Aleks,
io non cambierei la parola gioco poiché si ...Aleks,<br />io non cambierei la parola gioco poiché si capiva benissimo il tuo intento.<br /><br />Prima di ritornare su questa parola mi piace riprendere due tue affermazioni:<br />1) «Certo le atrocità del dopoguerra non giocano al nostro favore... si preferisce ormai percepire l'architettura come design, arredamento e decoro. Cosi' forse fa meno paura... »<br /><br />2) «Un'altra cosa... Non penso che possiamo chiedere all'architettura di risolvere tutti i problemi politici e sociali. Forse siamo noi architetti ad attribuire troppa importanza al nostro mestiere... Io credo che noi possiamo e dobbiamo impegnarci a creare delle condizioni (quando ci viene data la possibilità) che favoriscono un CREATIVO teatro della vità... ma se la regia o gli attori sono scarsi... »<br /><br />Sul primo punto non avevo mai riflettuto sulla paura italiana e la sua tendenza al gioco del ‘design’ e non al gioco ‘dell’architettura’.<br />A dir la verità c’è stata una forte spinta alla sperimentazione in Italia tra gli anni 60’ e i 70’ con Pierluigi Nervi, Sergio Musmeci (il ponte sul Basento credo che anticipi le idee di Cecil Balmond), Superstudio e gli Archizoom duetteranno con grande vigore con gli Archigramm, l’architettura radicale di Gianni Petenna, UFO, Pianeta fresco, Ugo la Pietra…, il primo Renzo Piano con il Beaubourg spiana la strada all’architettura ‘iconica’ e soprattutto le architetture mai realizzate (sigh!) di Maurizio Sacripanti che anticipa gli OMA ma tutto ciò è stato accantonato a favore di un’architettura postmoderna edulcorata e mielosa che ancora fa convegni nelle aule delle università italiane.<br />Un’accademica poco sperimentale che ha preferito abbandonare la fatica ei cantieri per produrre il ‘nulla’.<br />Il tuo secondo punto pone un’altra riflessione interessante per molto tempo alcuni architetti progressisti hanno pensato all’architettura come cura sbagliando notevolmente ‘politica’, creando un cortocircuito che ancora oggi possiamo leggere nelle cronache dei giornali dove vengono sviscerati le opere degli architetti ‘IN’ e trascurati le soventi opere degli architetti ‘speculativi’.<br />Una tragedia molto italiana, Zevi nel suo ‘Saper vedere l’architettura’ diceva: «La cultura degli architetti moderni è troppo spesso legata alla loro cronaca polemica».<br />Il moderno italiano è un pasticcio poiché si è trasposto il linguaggio delle architetture in muratura sulle costruzioni in cemento armato.<br /><br />Riprendo la nozione di Gioco parlando di Bruno Munari hai ragione gli architetti italiani sconoscono le sue opere.<br />Munari come gli architetti sopracitati è stato messo da parte era considerato un perditempo.<br />Nel 67 scriveva: «Molti artisti di arti visuali, pittori, disegnatori, ecc., hanno il terrore delle macchine. Non ne vogliono nemmeno sentir parlare: credono infatti che le macchine, un bel giorno, potranno fare delle opere d'arte e si sentono già disoccupati. Anche un celebre critico qualche tempo fa, a proposito di arte programmata, ha scritto su un grosso quotidiano italiano questo grande interrogativo: avremo l'arte delle macchine? Frase che denota solo l'ignoranza del problema, poiché è come dire avremo l'arte del pennello? o della matita? È effettivamente triste vedere una buona cultura classica accoppiata a una completa ignoranza della cultura moderna, di oggi, adesso, qui».<br />Purtroppo molta accademia e molti professionisti ancora si pongono questa domanda.<br />Concludo citandoti una poesia di Bruno Munari del 1945 tratta dal suo libro capolavoro ‘Codice ovvio’:<br />ARTE E CONFINI<br /><br />In italia l’arte ha da essere italiana<br />in polonia polacca<br />in turchia turca<br />e se un turco va a dipingere in polonia<br />che arte ha da fare?<br />e se la polonia occupa la turchia?<br /><br />in italia arte italiana<br />e a un metro e ottanta dal confine francese?<br /><br />in italia arte italiana<br />in sicilia siciliana<br />in piemonte piemontese<br />a milano milanese<br />e in corso garibaldi 89?<br /><br />in italia l’arte ha da essere arte<br />in polonia arte<br />l’etichetta verrà dopo<br /><br />Saluti e buon gioco (lascia perdere i semantici piagnucoloni),<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-56565938218534400112010-04-01T10:08:05.862+02:002010-04-01T10:08:05.862+02:00---> Vil geometra,
interessante e appassionato ...---> Vil geometra,<br />interessante e appassionato il tuo racconto ‘urbano’.<br />Io ho un limite non riesco a leggere la città per congelamento storico osservo la sua stratificazione.<br />In Italia ci siamo dimenticati di stratificare la storia.<br />Saluti,<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-80315327232493858352010-03-30T19:23:15.718+02:002010-03-30T19:23:15.718+02:00Grazie per i vostri commenti.
Non penso di aver d...Grazie per i vostri commenti.<br /><br />Non penso di aver detto delle cose nuove per quanto riguarda la situazione degli architetti italiani. Sapete tutti meglio di me quanto e' difficile fare il nostro mestiere qui in Italia. Siamo in tanti e il nostro valore dal punto di vista sociale e' basso. Gli italiani non stimano gli architetti. Certo le atrocità del dopoguerra non giocano al nostro favore... si preferisce ormai percepire l'architettura come design, arredamento e decoro. Cosi' forse fa meno paura... <br /><br />Qui voglio dire una cosa importantissima: per me l'architettura non e' design. Architettura e' molto più complessa e mi piace pensarla come organizzazione dei flussi di materia e energia. In questo senso LA SPERIMENTAZIONE (scordiamoci la parola GIOCO che ho usato riferendomi all'università e che mi rendo conto non ha senso nel contesto italiano) non riguarda un oggetto architettonico ma un'organizzazione della vita' – l'organizzazione dei flussi, delle funzioni e dei materiali... Non capisco perché la sperimentazione deve essere subito associata agli edifici delle riviste patinate? Chi ha detto che non si può sperimentare nell'ambito dell'organizzazione delle funzioni, dei flussi delle persone usando un linguaggio architettonico molto semplice? Come spesso fanno gli olandesi... Smettiamo di parlare dello stile e del linguaggio!!! Parliamo dell'organizzazione! <br />Perché non avviare una sperimentazione che prende in considerazione la specificità del contesto italiano? Un contesto ovviamente molto diverso da quello olandese o inglese … molto piu' complicato e difficile... <br /><br />Sperimentare, cercare di far emergere delle nuove soluzioni non significa un'ossessione per la novità formale. La lingua italiana non offre una traduzione giusta alla parola inglese “novelty” che ha un significato molto più ampio e ricco di un semplice “latest” nel senso delle tendenze e mode.<br /><br />Un'altra cosa... Non penso che possiamo chiedere all'architettura di risolvere tutti i problemi politici e sociali. Forse siamo noi architetti ad attribuire troppa importanza al nostro mestiere... Io credo che noi possiamo e dobbiamo impegnarci a creare delle condizioni (quando ci viene data la possibilità) che favoriscono un CREATIVO teatro della vità... ma se la regia o gli attori sono scarsi... <br /><br /><br />PS. Munari era un grande maestro... ma mi sembra che non venga abbastanza letto dagli studenti italiani di oggi...giocava troppo? <br /><br />AleksUnknownhttps://www.blogger.com/profile/12261292378599199740noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-16461603369854195422010-03-30T15:25:23.794+02:002010-03-30T15:25:23.794+02:00No, Salvatore,
non tutto ciò che è antico è merit...No, Salvatore, <br />non tutto ciò che è antico è meritorio di essere salvato o glorificato. Ne sanno davvero qualcosa proprio i Polacchi, i quali hanno ricostruito il centro della loro Varsavia.<br /><br />http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=ulica+piwna,+warszawa&sll=52.229676,21.012229&sspn=0.333092,1.055374&g=varsavia&ie=UTF8&hq=ulica+piwna,&hnear=Varsavia,+Polonia&t=h&z=16<br /><br />Ricordo che Varsavia nel 1945 era completamente distrutta dai tedeschi: basandosi sulle fotografie e sui quadri del Canaletto i Polacchi in 5 o 6 anni ne hanno rifatto il centro. Architettura antica solo esternamente, nuova nelle strutture (ovvio che ora, a distanza di oltre 60 anni, sono vecchie anche quelle). Non tutto, certo, gli è venuto bene, ma se non altro hanno evitato una seconda Konigsberg (che adesso si chiama Kaliningrad).<br /><br />(http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=kaliningrad&sll=52.248887,21.01246&sspn=0.010405,0.03298&ie=UTF8&hq=&hnear=Russia,+Oblast'+di+Kaliningrad,+Kaliningrad&t=h&z=11)<br /><br />Ti sembra poco? Se vai a Kaliningrad, adesso, trovi solo cemento, degardo e mancanza di anima: al confronto, Librino ti fa sentire a tuo agio...<br /><br />Non ce l'ho con le città nuove: adoro Povazska Bystrica in Slovacchia<br /><br />http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=povazska+bystrica&sll=54.711595,20.509972&sspn=0.314163,1.055374&ie=UTF8&hq=&hnear=Pova%C5%BEsk%C3%A1+Bystrica,+Slovacchia&t=h&z=12<br /><br />perchè tutta nuova! Non c'era niente, prima della costruzione di quella città. Quindi le idee nuove, l'urbanistica socialista, si è ben sposata con lo stile altrettanto socialista. Nuovo, quindi, ma organico. Nessuna architettura nuova, quindi, su un impianto urbanistico antico, che normalmente si traduce in disastri urbani.<br /><br />Ci sono però alcuni luoghi, in Europa, dove il nuovo nell'antico è una splendida realizzazione, un'eccezione quindi rispetto alle regole. Poznan è una di quelle eccezioni, ma potrei citare Bilbao, Norimberga, Nizza e, in parte sì in parte no, anche Berlino.<br /><br />Saluti.<br /><br />Vil Geometra.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-57709813724309160442010-03-27T11:21:08.780+01:002010-03-27T11:21:08.780+01:00---> Ciccio Minniti,
occorre intendere la parol...---> Ciccio Minniti,<br />occorre intendere la parola gioco come ‘attrezzo concettuale’ importante per un certo modo di concepire l’architettura.<br />Ci sono diversi gradi per leggere l’architettura spetta alle riviste patinate il grado di massima eccellenza, non credi?<br />Sono convinto che gli altri gradi possono trovare spazio in ‘sensori’ diversi e che sia finito il tempo delle continue lamentele.<br />Saluti,<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-25584811764867761432010-03-27T11:01:51.980+01:002010-03-27T11:01:51.980+01:00---> Vil Geometra,
una domanda: ma siamo propri...---> Vil Geometra,<br />una domanda: ma siamo proprio sicuri che la grammatica architettonica dell’antico sia sempre impeccabile?<br />Io credo che spesso edifici antichi ma banali siamo elevati a forma di ‘arte architettonica’.<br />Non siamo forse un po’ misoneisti?<br />Régis Debray diceva: “Non siamo mai completamente contemporanei nel nostro presente”.<br />Saluti,<br />Salvatore D’Agostino<br /><br />P.S.: interessanti i tuoi ricordiSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-86333127821487370142010-03-27T10:53:56.608+01:002010-03-27T10:53:56.608+01:00---> Emanuele Papa,
non vorrei essere categoric...---> Emanuele Papa,<br />non vorrei essere categorico ma l’insensibilità verso il costruito deriva dalla mancanza di cultura storica dell’architettura.<br />Difficilmente un normale cittadino saprebbe distinguere le epoche storiche delle facciate della propria città.<br />L’italiano sembra avere una doppia personalità spaziale, la roba (la propria casa) e la non roba (oltre la propria casa).<br />La prima sensibilità spaziale viene curata la seconda viene declamata nelle orazioni pubbliche ‘viviamo in un paese di…, la colpa non è la mia ma degl’altri.<br />Come si diceva in altri post o commenti: c’è da ricostruire -fisicamente e culturalmente - quest’Italia distrutta dal dopo-dopo guerra.<br />Saluti,<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-91788397310025067142010-03-27T10:37:24.819+01:002010-03-27T10:37:24.819+01:00---> Matteo,
“così si perde e basta” ne sono co...---> Matteo,<br />“così si perde e basta” ne sono convinto anch’io.<br />Occorre pensare a nuove strategie ma soprattutto non aver fiducia nelle vecchie strategie, non c’è architetto, ingegnere e geometra che non ti dice:”È così che ci vuoi fare”.<br />Io ci voglio fare, preferisco vivere male che fare cose senza senso o ‘all’italiana’.<br />Come? <br />Nel lavoro quotidiano e iniziando a dar voce a chi ci sa fare.<br />Saluti,<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-2323921473691017932010-03-27T10:27:35.997+01:002010-03-27T10:27:35.997+01:00---> Anonimo ,
Goffredo Fofi conclude la sua re...---> Anonimo ,<br />Goffredo Fofi conclude la sua recensione del libro di Roberto Alajmo ‘l’arte di annacarsi’ così: «Palermo e Napoli, due amori difficili. «In fondo, Sicilia e Campania sono figlie entrambe dello stesso Stato assistenziale, caratterizzato dall’essere allo stesso tempo troppo e troppo poco presente. Lo Stato si comporta col Meridione come quel genitore che per farsi perdonare le proprie assenze compra un sacco di regali al figlio, e si sorprende quando poi scopre che il figlio è cresciuto male, diventando un delinquente. Allora gli dà uno schiaffo, e si sorprende ancora di più quando il figlio glielo restituisce, lo schiaffo. Ecco, Palermo e Napoli sono figlie dello stesso padre. Solo che questo padre ormai ha rinunciato a provarci, coi ceffoni. Un trattamento che riserva solo ai figli degli altri», cioè agli immigrati».<br />Link: http://www.facebook.com/notes/mario-perrotta/per-carita-non-facciamo-una-new-laquila-repubblica-9-aprile-2009/381079778489#!/photo.php?pid=30889106&id=1543884450<br /><br />Io vivo nel profondo Sud e capisco perfettamente il tuo pensiero.<br />L’Italia è un paese dove l’architettura va mediata con l’arte dell’arrangiarsi o meglio della sopravvivenza.<br />L’architetto ‘italiano’ ogni giorno lavora nella totale assenza di regole ‘democratiche’ (vige la regola delle relazioni che contano) e rispetto delle qualità lavorative (vige la regola della soluzione tecnica più furba).<br />Sono altresì convinto che la critica italiana deve armarsi di santa pazienza e cercare meglio gli architetti resistenti, come li abbiamo definiti nell’inchiesta OLTRE IL SENSO DEL LUOGO <br />Ovvero l’architettura di resistenza.<br />Nel mio piccolo ne ho parlato su ‘Andy Magazine ‘Periferia, degrado e abusivismo’ citando i lavori di: studio Albori, Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, Beniamino Servino, Critical garden.<br />Ciò che non condivido è l’idea latente di dover accettare supinamente questo ‘sfascio’, Goffredo Fofi lucidamente c’invita a una maggiore consapevolezza. come credo abbia fatto Aleksandra Jaeschke.<br />Saluti,<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-58551981205953705882010-03-27T09:53:53.876+01:002010-03-27T09:53:53.876+01:00---> Nicolò,
a proposito di università leggevo ...---> Nicolò,<br />a proposito di università leggevo alcune riflessioni di Toyo Ito sull’università giapponese (libro ‘Istruzione per l’uso’) molto sconfortanti.<br />Osservava lo scollamento tra il dire e il fare dell’architettura.<br />L’università giapponese ricca di procedimenti burocratici non riusciva più a formare le nuove generazioni.<br />Il sistema italiano non è semplicemente impantanato nelle pastoie ‘gerarchiche’ universitarie ma anche in un sistema legislativo, culturale e soprattutto economico un po’ avvilente.<br />Bisogna trovare una nuova strategia.<br />Saluti,<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-82743081220424089082010-03-26T18:39:51.251+01:002010-03-26T18:39:51.251+01:00Per fortuna esistono casi eccellenti come Aleks e...Per fortuna esistono casi eccellenti come Aleks e AION, dove la ricerca ha scansato il gioco per ottenre dei risultati elevati.<br />non capisco tuttavia la rabbia del commento "anonimo" che sfoga una specie di invidia verso "i soldi ed i fruitori colti in grado di apprezzare il lavoro". <br />accetto appieno la definizione di architettura come "teatro per la vita perchè la vita se ne appropri", quindi l'architettura come scenario della quotidianità che standoti accanto fisicamente diffonde benessere. <br />il commentatore anonimo invita AION a smettere di disegnare bei pupazzi; a mio avviso sbaglia!!!<br />L'invito corretto dovrebbe essere quello di trasformare i loro stupendi disegni in ARCHITETTURA.....quella reale...che esiste fisicamente!!!<br />forse soltanto dopo aver superato il "PURGATORIO" degli uffici tecnici, delle sovrintendenze, asl, vigili del fuoco e burocrazie varie e soprattutto CANTIERI, imprese, fornitori, SAL, certificati di conformità ed il malloppo delle responsabilità annesse, pagati quanto basta per coprire a stento il mutuo a fine mese... i fantastici disegni di AION, se realizzati come ideati, potranno essere ritenuti ARCHITETTURA.<br />Con l'augurio che anche noi architetti, ingegneri e geometri che elaboriamo "soluzioni semplici...che non trovano posto nella carta patinata" possiamo trovare il nostro fruitore colto che apprezzi i nostri giochi!!!!<br />arch. Ciccio MinnitiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-2428864600814016992010-03-25T16:19:48.471+01:002010-03-25T16:19:48.471+01:00Ho bellissimi ricordi di Poznan. Amici che abitava...Ho bellissimi ricordi di Poznan. Amici che abitavano nell'incredibile quartiere chiamato "Osiedle Orla Bialego" (Rione Aquila Bianca), il gelido capodanno del '97 (-28°C!) trascorso cantando O Sole Mio fuori dal finestrino di una "Maluch" (la 126 P), con la bottiglia di Zubrowka sempre ben in mano.<br />E, naturalmente, la città. Uno dei pochissimi esempi in cui l'antico (cioè il centro con la meravigliosa piazza Rynek) si sposa perfettamente con il socialista (l'Aquila Bianca) e con il moderno (il nuovo centro commerciale).<br />Vi invito davvero a visitarla, architetti!<br />Signora Ola, non posso fare a meno di pensare che, con un esempio di città così sotto gli occhi, Lei sia diventata così brava.<br />Ciò che purtroppo manca in Italia dove, di fianco ad un antico a dir poco meraviglioso, abbiamo un moderno quasi sempre orripilante (a parte le doverose eccezioni), tale per cui ancor oggi un edificio del '700 vale molto di più di uno del secolo scorso.<br />Saluti.<br />Vil Geometra.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-11432251051598616382010-03-25T00:25:35.508+01:002010-03-25T00:25:35.508+01:00Condivido con l'anonimo alcune cose: c'è t...Condivido con l'anonimo alcune cose: c'è tanta archittura fighetta da rivista all'estero e poca da noi, questa forse non è una perdita... Però è anche vero che c'è poca architettura di grande qualità, seppure umile e al servizio del "teatro della vita". Secondo il mio umile giudizio c'è sì a monte una insensibilità degli italiani verso il costriuito che li circonda, ma anche tanta mancanza di professionalità e passione negli architetti ingegneri geometri che hanno fatto e fanno i progetti che si realizzano davvero. E' in loro che c'è aridità e insensibilità per primi!e.manhttp://ilblogdellacosa.ilcannocchiale.it/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-74453617065992120072010-03-24T15:12:15.081+01:002010-03-24T15:12:15.081+01:00"Gli architetti italiani non dovrebbero esser..."Gli architetti italiani non dovrebbero essere allarmati perché gli stranieri gli rubino il lavoro ma perché il loro lavoro venga svolto da altri professionisti ad un prezzo ribassato e in una maniera mutilata"<br />Esatto, è quello che penso anch'io.<br />Incominciamo a farci sentire però...non abbassarci a lavorare comunque a qualsiasi condizione: così si perde e basta.<br />MatteoMatteohttp://arching.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-83705323412009005212010-03-24T11:13:08.257+01:002010-03-24T11:13:08.257+01:00---> anonimo,
rispondo volentieri al tuo commen...---> anonimo,<br />rispondo volentieri al tuo commento.<br />Di solito evito di pubblicare commenti ‘anonimi’ quindi, aspetto un tuo commento ‘firmato’ altrimenti, rischiamo di parlare a ‘vuoto’.<br />Buona giornata,<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-15481099288394254042010-03-24T10:55:51.884+01:002010-03-24T10:55:51.884+01:00Le problematiche dell'italia sono gestite da d...Le problematiche dell'italia sono gestite da dinamiche complesse e inestricabili e si intrecciano con numerosi aspetti della realtà italiana. Tanto per cominciare nella scarsità di fondi nella scala dei valori l'architettura non può scavalcare la sanità quindi l'architettura esce dai programmi politici. Il problema principale della facoltà di architettura è...che non ci sono soldi. Si va avanti praticamente sul volontariato delle persone (assistenti e professori) che lavorano in condizioni difficilissime dove tra regole e regolette bisogna far passare l'architettura. Solo un italiano ci può riuscire e solo uno studente italiano riesce a crescere nonostante tutto. L'impreparazione degli studenti ERASMUS è leggendaria nella nostra facoltà. Meri produttori del pupazzi da vendere al mercatino delle pulci.<br /><br />La nostra verità è che i VOSTRI PROGETTI SPERIMENTALI GIOCANO TROPPO E TROPPO SERIAMENTE. UN GIOCO è UN GIOCO. PUNTO. I progetti esteri qui in italia sono MOSCI, gli sperimentalismi affogano nel fogliame della mancata pulizia, nelle cacche di piccione sui panelli solari, nei giardini in cui cresce la cicoria, nel traffico che ingorga irrimediabilmente le strade, nel sistema dei trasporti pubblici insufficiente, nel mancato presidio delle forze di polizia del territorio con annessa delinquenza, nell'incuria di una popolazione ridotta all'alfabetismo latente e nel difficile rapporto con la storia che bene o male è sentito, anche se in modo distorto, da tutti gli italiani, . Il vostro STILE si nutre della possibilità di disporre di soldi e fruitori colti in grado di apprezzare il vostro lavoro, riducendo l'architetto spesso a mero artista.<br /><br />[...]"Si fanno tantissime cose che sembrano assurde e slegate dall'architettura per trovare nuovi modelli, nuove modalità di leggere e di trasformare lo spazio."[...] Aleksandra Jaeschke<br /><br />ECCO APPUNTO CERCARE LA NOVITA' E' LA COSA PIU' VECCHIA CHE CI SIA. IL METODO ANGLOSASSONE E' SOLO TEORICO.<br /><br />[...]"Io mi auguro più stranieri in Italia e più Italiani all'estero. Una contaminazione creativa e produttiva."[...]<br /><br />Dovreste imparare da noi come si fa l'architettura che risolve i problemi ne uscireste arricchiti e smettereste di produrre bei pupazzi. Che non si fraintenda, usare come bambini fantasia, invenzione, creatività e immaginazione non esula dal nostro lavoro tanto meno sperimentare (vedi Munari). Solo (alcuni) architetti italiani nelle SOLUZIONI SEMPLICI HANNO TROVATO LA GRANDEZZA DELLA PERFEZIONE. SOLUZIONI CHE NON TROVANO POSTO NELLA CARTA PATINATA DELLE RIVISTE MA CHE FANNO L'UNICA COSA CHE COMPETE ALL'ARCHITETTURA: FARSI TEATRO PER LA VITA PERCHE' LA VITA SE NE APPROPRI.<br />Noi da voi vogliamo solo i soldi.<br /><br />Salvatore, scusami se smetti di bacchettarci sulle mani scoprirai che l'architettura che è riuscita a farsi strada in italia è : TOSTA E INCAZZATA.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-809768950812206166.post-32796839489347732862010-03-23T09:41:11.334+01:002010-03-23T09:41:11.334+01:00non posso che confermare quanto scritto nell'i...non posso che confermare quanto scritto nell'intervista e da me sempre sostenuto.. l'architettura, il movimento, la scuola di architettura italiana deve partire dall'università e si deve sviluppare attraverso la ricerca..<br />un altro passo che mi colpisce è anche questo:<br /><br />"Gli architetti italiani non dovrebbero essere allarmati perché gli stranieri gli rubino il lavoro ma perché il loro lavoro venga svolto da altri professionisti ad un prezzo ribassato e in una maniera mutilata. Servirebbero dei cambiamenti nella legislazione."Unknownhttps://www.blogger.com/profile/09923932349259952424noreply@blogger.com